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L'ultima truffa che arriva via email sta facendo preoccupare non pochi italiani e coinvolge la Procura della Repubblica. Ignari cittadini si sono ritrovati nella casella di posta in arrivo un messaggio che annuncia l'apertura di un procedimento penale per evasione fiscale e riciclaggio di denaro, l'arresto nell'arco di un giorno e il blocco di conti correnti e proprietà immobiliari. 

Come spiegato dall'Aduc, Associazione per i diritti degli utenti e consumatori, si tratta dell'ennesimo tentativo di phising, una particolare tipologia di truffa online, che consiste nell'inviae mail massiva che riproducono loghi o simboli per ingannare gli le riceve, invitando a fornire dati, cliccare su link o scaricare allegati. Lo scopo è carpire informazioni personali da utilizzare per frodi o furti di identità. 

Ecco come riconoscere la email truffa: l'oggetto riporta nome e cognome dell'utente (es. "MARIO ROSSI sei sotto inchiesta") e il mittente "sembra" la Procura della Repubblica. Nel corpo del messaggio è presente il simbolo della Repubblica Italiana, quindi tutto fa pensare si tratti di un messaggio autentico. 

Il testo è il seguente:

Inviata per la presentazione di persona sottoposta ad indagini art. 375 c.p.p.

La presente per comunicarLe che il Suo patrimonio immobiliare, così come il Suo conto corrente bancario, verranno posti in arresto con l'accusa di mancato pagamento delle imposte e concorso in riciclaggio di denaro ad effetto della causa xxxx. L'arresto entrerà in vigore dal 27.05.2016. Lei potrà prendere visione della causa xxxx cliccando sul link. In questo documento Lei ha la possibilità di trovare informazioni su come ricorrere in appello, il nominativo del giudice inquirente per la causa che La riguarda, la data e il luogo del dibattimento. Nel caso in cui Lei non si presentasse al dibattimento, lo stesso avrà luogo anche in Sua assenza. In caso di sentenza di condanna, Le verrà confiscata ogni proprietà e rischia una condanna fino a 15 anni di reclusione.

Cosa fare in questi casi? I consigli dell'Aduc sono semplici ed efficaci:

diffidare di mail che invitano a inserire dati personali e/o relativi ai propri mezzi di pagamento poco chiare e/o scritte in un italiano incerto e/o contenenti richieste di cambio password, proposte promozionali particolari, vincite inaspettate, avvisi di controlli o verifiche, etc.;

non rispondere alla mail e non aprire l'allegato, né cliccare sui link proposti;

– fare copia della mail per poter denunciare quanto accaduto.