Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Le tracce dell’antica Selinunte, ricca di storia e fascino, continuano a rivelare segreti sorprendenti. Questa volta è emersa un’incredibile scoperta archeologica: una testa di leone in marmo prezioso, parte di un’antica sima, è stata rinvenuta grazie alle ricerche dell’archeologo Jon Albers dell’Università di Bochum. Questo reperto, che risale a tempi antichissimi, offre uno sguardo affascinante nel passato e nell’arte di questa antica città.

Un’Antica Sima in Marmo Prezioso

La recente scoperta di un’antica sima, una parte del tetto di un tempio, è stata salutata come un evento eccezionale. Questo reperto in marmo prezioso è stato scoperto a Selinunte durante le ricerche condotte dall’archeologo Jon Albers. La sima, alta circa 62 centimetri e dal peso di oltre 250 chili, è un reperto di grandissimo valore storico. Ciò che la rende ancora più straordinaria è il suo stato di conservazione intatto, nonostante il trascorrere dei millenni.

Un Ritrovamento di Importanza Storica

La sima rappresenta un pezzo di storia che getta nuova luce sull’arte e l’architettura dell’antica Selinunte. Si tratta di un reperto archeologico imponente, realizzato in marmo importato dalle isole greche, probabilmente da Paros. Questo materiale era di straordinaria rarità, soprattutto considerando che nel periodo in cui è stata realizzata, nel IV secolo a.C., le simili decorazioni erano spesso realizzate in materiali diversi come terracotta e pietra.

La Funzione della Sima

La sima aveva una duplice funzione all’interno del tempio. Da un lato, aveva il compito di abbellire e arricchire esteticamente la struttura architettonica. Dall’altro, svolgeva un ruolo pratico, raccogliendo l’acqua piovana attraverso beccucci sagomati a forma di testa di leone. Questa combinazione di funzioni estetiche e pratiche dimostra la sofisticatezza delle abilità degli abitanti dell’antica Selinunte.

Un Futuro di Ricerca e Scoperte

L’importanza di questa scoperta è enfatizzata dall’assessore ai Beni Culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato. La rarità di simili reperti e la loro distribuzione limitata in Italia meridionale e in Sicilia rendono questa sima un tesoro straordinario. Il suo ritrovamento nella zona portuale e vicino alle fornaci dell’antica città apre nuove prospettive sulla vita e le abilità degli abitanti di Selinunte.

Foto: AGI.