Si dice arancino o arancina? Sebbene in più occasioni si sia data una risposta (e ognuno abbia la propria!), la verità è che la domanda continua, imperterrita, a ritornare. Il quesito divide a metà la Sicilia e c’è chi prende la questione davvero sul serio: guai, infatti, a chiamare questa prelibatezza dello street food in un modo o nell’altro, a seconda di dove ci si trova. Nella parte occidentale dell’Isola, la si declina al femminile, quindi “arancina“; nella parte orientale, è al maschile, “arancino“. Cambia anche la forma e cambiano anche gli ingredienti, ma ciò che rimane identica è l’indiscussa bontà.
Ogni parte della Sicilia rivendica di aver dato i natali alla ricetta e, per capire chi abbia ragione nell’eterna disputa tra arancine e arancini, è intervenuta anche la prestigiosa Accademia della Crusca, con una risposta che ha stupito tutti. La celebre istituzione ha dedicato un lungo articolo all’argomento, chiarendo che nessuno ha torto. Ebbene sì, entrambi i generi sono ammessi, anche se quello femminile è formalmente il più corretto.
Per essere ancora più precisi, nella lingua scritta è meglio dire “arancina“, per questo motivo: “il gustoso timballo di riso siculo deve il suo nome all’analogia con il frutto rotondo e dorato dell’arancio, cioè l’arancia, quindi si potrebbe concludere che il genere corretto è quello femminile: arancina”, precisa l’Accademia. Che, tuttavia, aggiunge che non è semplice dare una risposta, perché nella lingua siciliana e nei suoi dialetti, il frutto dell’arancio è al maschile, quindi “aranciu“. Nell’italiano regionale diventa “arancio”, seguendo un’abitudine in uso fino alla seconda metà del Novecento di non distinguere per genere i nomi dei frutti e degli alberi (rispettivamente al femminile e al maschile).
Quindi, volendo tirare le somme: si dice arancina o arancino? Se il femminile viene percepito come più corretto per un impiego formale, non si può dire che il maschile sia scorretto. Quindi, conclude la Crusca: “Ai nostri amici possiamo quindi rispondere che il nome delle crocchette siciliane ha sia la forma femminile sia la forma maschile, determinata dall’uso diatopicamente differenziato”. Hanno tutti ragione, dunque, perché la verità è una: che siano arancine o arancini, l’importante è che siano buone! Foto: Depositphotos.com.