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CatturaNel giorno della Santa Pasqua, che quest’anno coincide eccezionalmente con quella ortodossa ed ebraica, la situazione sinottica sul vecchio continente vede un flusso principale zonale che scorre a latitudini piuttosto elevate, oltre i 60° di latitudine nord, presentando dei massimi di velocità fra l’alto mar di Norvegia, la Lapponia e il settore più meridionale del mar di Barents, dove è presente un “Jet Streak” che alimenta una profonda circolazione depressionaria posizionata sul mar di Kara. Il cuore dell’Europa, invece, è dominato da un flusso antizonale, da est ad ovest, che dal sud della Russia europea e dall’Ucraina si muove fino all’Olanda, Belgio, Francia e Isole Britanniche, attraversando tutto il settore centrale del continente. Osservando le moviole trasmesse dai satelliti è possibile notare il movimento delle nubi e dei corpi nuvolosi, che dall’Ucraina si muovono in direzione della Bielorussia, Polonia, Germania, Slovacchia e Repubblica Ceca, seguendo una direttrice Est-Ovest, a cavallo dei 50° di latitudine nord. L’aria aspirata dalle pianure della Russia meridionale e dell’Ucraina è tutt’altro che fredda. Si tratta di aria temperata continentalizzata, visto che ci troviamo in Aprile, periodo in cui il sole, comincia a scaldare per bene le vaste distese continentali dell’Europa orientale, per merito dell’incremento dell’insolazione diurna e dell’allungamento delle giornate.

05Non per caso su gran parte dei paesi europei il clima è molto mite, con temperature che oscillano dai quasi +17°C +18°C dei bassopiani della Germania settentrionale fino agli oltre+20°C +22°C registrati fra Ucraina, Bielorussia e Repubbliche Baltiche. Questo flusso dai quadranti orientali, attivo nei medi e bassi strati, esteso dall’Ucraina alla Francia, in genere debole o moderato, presenta dei locali rinforzi in prossimità delle coste polacche, del mar Baltico, Danimarca e mar del Nord, dove spirano sostenuti venti da Est e E-NE, con picchi di oltre i 50 km/h fra le coste occidentali danesi e il mar del Nord. Questo esteso flusso antizonale, che sta tagliando in due l’Europa, si attiva lungo il bordo più meridionale di un promontorio anticiclonico che si è isolato in prossimità della penisola Scandinava e della Carelia, è viene ulteriormente accelerato dalla presenza di ben due distinte circolazioni depressionarie, in fase di lento colma mento, che determinano un discreto“gradiente barico”.

01La prima, quella che influenza più direttamente le nostre regioni settentrionali, si trova posizionata sul Canale della Manica, con un minimo barico al suolo ben definito poco ad est della Bretagna. La seconda circolazione depressionaria, in progressivo colmamento, la troviamo attiva nel sud dell’Ucraina, con un minimo barico sul mar d’Azov, in lento spostamento verso il sud della Russia europea, accendendo parecchia instabilità. Nel corso della giornata di domani, giorno di Pasquetta, la circolazione depressionaria presente ad est della Bretagna, venendo agganciata in quota dal flusso antizonale che attraversa l’Europa, comincerà a muoversi in modo “retrogrado” (da est verso ovest) in direzione del vicino Atlantico, localizzandosi nel tratto di oceano a sud dell’Irlanda. Con questo posizionamento la circolazione depressionaria, caratterizzata in quota dalla presenza di un nocciolo d’aria fredda di stampo sub-polare marittima, richiamerà un flusso di umide e instabili correnti sud-occidentali che si spingeranno in direzione della Francia e dell’Italia centro-settentrionale, assumendo una spiccata componente “baroclina”, rendendo il tempo spiccatamente instabile su tutte le regioni settentrionali.

03L’influenza diretta di questa sopra citata depressione, in movimento “retrogrado” verso l’Atlantico, inoltre sarà in grado di causare un inasprimento del “gradiente termico verticale”, per lo scorrimento delle umide e tiepide correnti meridionali, attive sul lato orientale della circolazione depressionaria “retrograda”, che contrasteranno con l’aria decisamente più fredda, di vecchie origini sub-polari, presente nella media troposfera, all’interno dell’ampia circolazione ciclonica. Questi contrasti termici, piuttosto accentuati tra la Francia e l’Italia settentrionale, innescheranno condizioni d’instabilità diffusa, agevolando lo sviluppo di estesi annuvolamenti, anche di carattere cumuliforme, capaci di dare la stura a piogge e rovesci sparsi, soprattutto fra Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia e Veneto. In Liguria, sulla Riviera di Levante, e lungo le coste dell’alta Toscana, fra Versilia e litorale apuano, in mattinata non sono esclusi pure dei temporali, che potranno dare luogo a fenomeni di moderata intensità, in spostamento verso le aree interne della lucchesia, pistoiese e fiorentino, nel corso della mattinata di domani. Ma locali fenomeni temporaleschi, esaltati dal “forcing”orografico dei rilievi prealpini alle umide correnti meridionali, si potranno sviluppare anche fra l’alta Lombardia, fra varesotto e bresciano, e il Veneto settentrionale, anche se si tratterà di rovesci ben localizzati nelle aree pedemontane.

eurPer un lieve miglioramento, sulle regioni settentrionali, bisognerà attendere fino al tardo pomeriggio, con la graduale cessazione delle precipitazioni accompagnata dall’apertura di maggiori schiarite fra Liguria occidentale, Piemonte, ovest della Lombardia, Toscana, e dalla serata pure fra Emilia e Veneto, mentre piogge e residui rovesci insisteranno fra le coste del Veneto e il Friuli. Qualche piovasco in mattinata si potrà vedere pure in Sardegna, mentre nelle ore pomeridiane un po’ d’instabilità comparirà nelle aree montuose interne di Marche, Abruzzo, Umbria, Toscana e Lazio, dove si formeranno degli addensamenti cumuliformi, ad evoluzione diurna, che daranno luogo a brevi e isolati acquazzoni pomeridiani sui rilievi di Marche, Abruzzo e Umbria. Sulle rimanenti regioni il tempo migliorerà ulteriormente dalla tarda mattinata, con ampi spazi soleggiati su buona parte delle regioni meridionali e in Sicilia, dove i cieli spazieranno dal parzialmente nuvoloso al poco nuvoloso, salvo il passaggio di locali velature in alta quota. L’aumento dei valori di geopotenziale in quota, indotto dalla risalita di masse d’aria calde sub-tropicali continentali verso lo Ionio e la Grecia, stabilizzeranno ulteriormente la colonna d’aria sopra le regioni meridionali, dove si vivrà un pomeriggio festivo all’insegna di clima molto mite e prevalentemente soleggiato. Inoltre l’elemento saliente sarà il progressivo incremento delle temperature, determinato dall’afflusso diretto di aria calda sub-tropicale continentale, che dall’entroterra desertico algerino e libico si spingerà verso lo Ionio. In alcune località della Sicilia e della Calabria meridionale il termometro, nel primo pomeriggio di domani, potrà varcare la soglia dei +25°C +26°C.

Daniele Ingemi

Meteoweb