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        Il suo nome completo è Chiesa di Santa Maria del Monte Carmelo, ma nella zona è pure conosciuta come “A chesa du munti o du Carminu”. Si trova a Leonforte  in provincia di Enna da cui dista poco più di 20 Km,  ed è situata a circa 600 metri s.l.m. quasi al centro del sistema montuoso degli Erei. La chiesa, la cui costruzione è databile tra la fine del ‘500 e gli inizi del ‘600, antecedente alla fondazione della città stessa avvenuta durante la baronia dei Tavi, si trova a pochi passi della ben più famosa Gran Fonte, ed è caratterizzata da una facciata in stile neoclassico con pilastri. Fu ingrandita e restaurata nel 1661 da Nicolò Placido Branciforti e  ricostruita sul finire del settecento dai Padri del Terzo Ordine di S. Francesco; l’interno fu a sua volta completato solo nel 1899 per volontà del Sac. F. Scelfo. Attiguo alla chiesa esisteva anche un convento rimasto in uso fino al 1857 ma successivamente dismesso. Una particolare curiosità è legata a questo luogo di culto; al suo interno infatti, protetta da una piccola grata metallica, è ancora conservata una pietra che, secondo la tradizione, fu posata dentro l’acquasantiera da un untore per diffondere il contagio della peste. Ma un miracolo della Madonna del Carmelo impedì tale contagio e così Leonforte fu salvata dal terribile flagello. Sempre all’interno della chiesa, costituita da una sola navata, si conservano alcune pregevoli opere tra cui: un olio su tela che raffigura Sant’Anna e delle statue lignee policrome del ‘600 di San Vito, San Giacomo, e della stessa Madonna del Carmine.