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ImmagineE’ uno dei monumenti più importanti e meglio conservati del suo genere nella intera Sicilia e ci riporta ad un periodo storico di grande rilevanza per la città di Termini Imerese, ovvero il periodo Romano.     Parliamo del ponte Figurella che prende il nome dalla omonima contrada e che era parte di un imponente acquedotto che attingeva da due grandi vasche poste ai margini della sorgente. La sorgente era distante circa cinque chilometri ed era ubicata alle pendici del monte San Calogero nella contrada detta di Brucato a sua volta parte dell’omonimo grande feudo. L’acquedotto risale al I° secolo d.C. ed il ponte Figurella ne è una straordinaria testimonianza; esso, lungo in origine oltre 100 metri e grazie ad un doppio ordine di arcate, consentiva di superare un dislivello di circa 16 metri dovuto alla sottostante presenza del torrente Barratina, dando quindi all’acqua la possibilità di arrivare agevolmente nel centro abitato. Per raggiungere il ponte, “nascosto” in una zona di campagna e circondato da maestosi alberi di ulivo e di carrubbo, bisogna inoltrarsi tra suggestivi sentieri dove non vi sarà difficile incontrare anche vecchi ruderi agricoli ed animali al pascolo che completano l’ambiente agreste nel quale vi troverete immersi.