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I giudici del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) di Palermo hanno sospeso la caccia alla tortora selvatica.

I giudici della terza sezione hanno accolto il ricorso presentato delle associazioni ambientaliste ed animaliste Enpa, Lac, Legambiente Sicilia, Lndc Animal Protection, Lipu e Wwf Italia, difese dagli avvocati Antonella Bonanno e Nicola Giudice.

È stata sospesa, dunque, la modifica del calendario venatorio firmata dall’assessore regionale all’agricoltura, Toni Scilla, che prolungava fino al 31 ottobre la caccia a questa specie migratrice, in forte declino in tutta l’Unione Europea.

La Regione Siciliana e le nove associazioni venatorie che si erano costituite sono state condannate, già in questa prima fase cautelare, al pagamento delle spese processuali.

Il TAR ha ricordato che la Commissione europea, in passato, ha richiesto all’Italia chiarimenti sulla non corretta applicazione di alcune disposizioni della Direttiva 2009/147/Ce e riguardo all’attività venatoria praticata in Italia su diciannove specie di uccelli in cattivo stato di conservazione, tra le quali la Tortora selvatica.

Da qui la decisione “nel bilanciamento dei contrapposti interessi, valutato altresì il danno grave ed irreparabile connesso all’illegittimo prolungamento del calendario venatorio per la Tortora selvatica, appare meritevole di maggior tutela quello perseguito dalle associazioni ricorrenti, quanto al principio di precauzione e dell’interesse generale alla tutela della fauna selvatica rispetto a quello ludico-sportivo connesso al prelievo venatorio perseguito dalle associazioni controinteressate resistenti”.