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Grande partecipazione da parte dei cittadini del quartiere Sperone di Palermo nell’ambito dell’iniziativa di raccolta firme organizzata dal Comitato “Achille Grandi” svoltasi nei giorni di sabato 14 e domenica 15 ottobre presso lo spazio antistante alla Parrocchia San Sergio I Papa, in via Pecori Giraldi 49. Circa 300 firme raccolte in poche ore nelle due giornate e indirizzate al Comune di Palermo per chiedere la “Realizzazione di un giardino pubblico in piazza Achille Grandi” e la “Sistemazione di vicolo Benfratelli”.

Due interventi di grande importanza per il rilancio del quartiere Sperone precedentemente inseriti e recentemente definanziati ed esclusi con una Delibera di Giunta Comunale n.248 del 11 agosto 2023 dall’Accordo di Programma tra Regione Siciliana e Comune di Palermo relativo agli interventi di Recupero Urbano PRU allo Sperone e a Borgo Nuovo e al Programma Integrato di Intervento a San Filippo Neri (Decreto del Presidente della Regione n.501 del 11 gennaio 2021).

La raccolta firme allo Sperone

La raccolta firme allo Sperone

Un Accordo di Programma con lo scopo di far riemergere l’identità dei luoghi con il “potenziamento della qualità urbana” intervenendo su un’area oggi abbandonata e dequalificata socialmente e ambientalmente. Per un importante spazio di aggregazione rivendicato dai cittadini dello Sperone da oltre 20 anni. Da qui la richiesta al Comune di Palermo ad accogliere la realizzazione e il finanziamento degli interventi attraverso il reinserimento degli stessi nel suddetto Accordo di Programma.

I residenti: “Mostriamo ai bambini che c’è bellezza”

“Vent’anni. Sono passati vent’anni perché questa comunità potesse vedere un Parco urbano finalmente realizzato. E invece dopo vent’anni non solo il desiderio, ma i sogni di tutti quanti, ma soprattutto delle persone anziane e dei bambini, finisce e ha un depennamento, di un’opera così importante, dai quadri di realizzazione. E pur avendo tutte le somme già disponibili, si ha avuto il coraggio di togliere quest’opera. Tutta la comunità oggi si ritrova insieme per fare una petizione e firmare perché vengano restituite le somme per la realizzazione del Parco urbano. La gente chiede il diritto di vivere in un ambiente sano e accogliente e dare diritto non solo alle persone anziane, ma anche ai bambini di dare spazio per il gioco, per la salute, per l’inclusione sociale soprattutto. Perché una comunità che non ha posti aggregativi è una comunità che non può crescere. Facciamo vedere ai nostri bambini che c’è anche bellezza e non solo il brutto. Solo in un ambiente bello, sano e curato possiamo preparare una nuova comunità”, dichiara Giusi Scafidi.

In questo quartiere il degrado va avanti da decenni. Non c’è stata mai una presa di posizione dell’Amministrazione pubblica. Una politica che dev’essere al servizio del cittadino e non soltanto a livello personale, che deve vedere in un’ottica di risanamento di quartiere che vive l’abbandono di tantissimi anni. La piazza alle nostre spalle è una piazza fortemente degradata da decenni. Nonostante le iniziative popolari e tutto quello che è stato fatto fino ad oggi non ha visto nulla di nuovo”, dichiara Giuseppe Sardisco.

“Piazza Achille Grandi è una realtà nella quale abbiamo sperato da tantissimo tempo e in tanti. Vero che siamo in un degrado ottimo e abbondante, ma la zona è stata totalmente abbandonata e non c’è stata volontà politica ad intervenire. Spero che questa iniziativa vada avanti e che effettivamente sia un trampolino di lancio per il miglioramento del nostro quartiere. È un’area che a volte viene bruciata. Io sono venuta ad abitare qua, cinquant’anni fa. Era una realtà agricola, c’erano orti favolosi. Una zona dove i parenti di mio marito hanno abitato da sempre. Sono venuta ad abitare qui perché ho trovato persone meravigliose, però la realtà non è adeguata a quello che mi aspettavo”, dichiara Maria Rita Bommarito.

“È un’ottima iniziativa per dare dignità al quartiere. È giusto che si realizzi questo progetto già esistente. Io abito a Romagnolo, però mi sta a cuore tutta la Seconda Circoscrizione”, dichiara Matteo Lo Nano.

“Abito qui vicino, frequento la parrocchia. Ho saputo di questa iniziativa interessante e ho apposto la mia firma. Non potevo fare diversamente. Sono contento che si è costituito questo Comitato spontaneo di cittadini perché è giusto che, quando i cittadini devono gridare un proprio diritto negato, da tantissimi anni, si riuniscano per far sì che l’Amministrazione li ascolti. E mi auguro che ci sia un ascolto veloce, costruttivo, in modo da soddisfare le esigenze di questo quartiere”, dichiara Pasquale Tusa.

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