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01Si chiudono stasera a Roma le celebrazioni dedicate al trentennale della morte di Pippo Fava, il giornalista di Palazzolo Acreide morto per mano della mafia nel 1984.

Preoccupanti le sue testimonianze, che erano volte alla ricerca della verità, a mettere in luce i traffici dei boss della mafia; fu proprio Pippo Fava infatti, il primo a parlare di collusioni tra la piovra e il potere politico, e fu lui a smascherare, in quel di Catania, i traffici di uno dei boss più conosciuti, Nitto Santapaola.

Il suo delitto venne inizialmente catalogato come passionale, ma dopo anni di indagini, il giornalista Giuseppe Fava, siracusano di Palazzolo Acreide, fondatore del quotidiano “I Siciliani”, ricevette la sentenza che gli diede giustizia, con la condanna dei due mandanti, tra cui Santapaola e di uno degli esecutori, reo confesso, di quello che invece fu un omicidio di Cosa nostra.

Questa sera, presso la Sala della Crociera del Palazzo del Collegio Romano che a Roma ospita il Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, alla presenza del ministro Franceschini e dei presidenti di Camera e Senato, verrà dato il via alla serata conclusiva delle celebrazioni, “Omaggio a Giuseppe Fava”. Molti gli ospiti coinvolti, tra cui anche i colleghi e i collaboratori di Fava presso la redazione del giornale dal lui fondato il 5 gennaio del 1984, pochi mesi prima della morte, e la figlia, Elena Fava.

All’evento parteciperà anche Ida di Benedetto, attrice del film “Palermo o Wolfsburg” per cui Fava portò a casa l’Orso d’oro alla sceneggiatura, al festival di Berlino del 1980. La di Benedetto leggerà alcuni brani del giornalista e sceneggiatore, scelti per l’occasione, in compagnia di Marta Bifano, collaboratrice di Fava in molti filmati girati da egli stesso, e di altri attori come Enrico Lo Verso, Fabrizio Monaldi e Lorenza Sorino.

La manifestazione è stata organizzata proprio dalla stessa Bifano, che nel 2015 girerà vari atenei del Lazio con un programma di eventi scelto ad hoc. Quest’anno, le celebrazioni dalla morte del giornalista, sono state inaugurate con un concorso giornalistico pensato apposta per gli studenti delle scuole superiori, e messo a punto dal Ministero dell’Istruzione, con la collaborazione della Fondazione Fava e di Ansa.

Dal gennaio 2007 inoltre, l’associazione dedicata a Fava, ha istituito un Premio Nazionale riservato ai giornalisti, e a tutti coloro che siano già affermati nel campo; le manifestazioni si svolgono ogni anno nella città etnea, quartier generale del reporter. Ma nelle iniziative della Fondazione Fava è incluso anche un Premio Giovani, le cui celebrazioni vengono invece attuate presso la municipalità di Palazzolo Acreide.

Il riconoscimento è destinato a coloro i quali operato nei circuiti più defilati dell’informazione; entro il 30 novembre di ogni anno, è collocata la scadenza per la presentazione delle opere. È del 2010 invece, l’istituzione di un premio volto agli studenti delle scuole primarie e secondarie che abbiano in programma di realizzare qualsiasi tipo di lavoro contro le mafie.

Autore | Enrica Bartalotta