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"Suo figlio ha provocato un incidente grave, è in ospedale trattenuto dalle autorità, per evitare l'arresto deve pagare". Per ben due volte nell'arco di 50 giorni si sono visti contattare telefonicamente da finti avvocati che hanno tentato di estorcergli denaro. Protagonista una coppia di coniugi, lui 83 anni e lei 70, residenti a Roma. La truffa, già nota da qualche tempo (leggi qui), sembra diventata un'emergenza nella zona. "Quando siamo andati alla caserma dei carabinieri a sporgere denuncia un mese e mezzo fa c' era la fila per le persone che avevano subito questo tipo di truffa. C'era anche un anziano di 90 anni a cui purtroppo i truffatori hanno estorto 4mila euro", racconta all'Adnkronos il figlio della coppia.

"Fortunatamente ai miei genitori è andata bene, perché io abito in un appartamento al piano di sopra dello stesso palazzo e quel giorno ero a casa quando mia madre venne contattata telefonicamente da due sedicenti avvocati che le dicevano che io avevo provocato un grave incidente stradale, ero in ospedale e trattenuto dalle autorità. Per evitare l'arresto, secondo lo pseudo-avvocato al telefono, serviva una somma di denaro che avrebbero dovuto venire a riscuotere a casa. A un certo punto hanno interrotto la telefonata fingendo di passargli me e si sentiva una voce che urlava 'mamma aiuto, dai tutti i soldi all'avvocato'. Mia madre, in lacrime e in stato di panico totale, è salita su e ha suonato al campanello del mio appartamento. Io fortunatamente ero in casa e abbiamo capito cosa era accaduto. Ieri è avvenuto di nuovo con la stessa telefonata arrivata ai miei genitori con l'unica differenza che questa volta parlava una donna, mentre la volta precedente era stato un uomo a chiamare", ha aggiunto il ragazzo.

E ancora: "La cosa più preoccupante è che mia madre è convinta di aver sentito davvero la mia voce al telefono la prima volta. Quando lo abbiamo raccontato ai carabinieri ci hanno detto che è una cosa che accade di frequente: approfittano del momento di panico per simulare una voce lagnosa e fingono di farli parlare con il figlio. È una tecnica studiata e collaudata, un po' come la truffa dello specchietto".