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Tarà ta ta, cchiù nova è cchiù scrusciu fa“, anche oggi vogliamo sottoporvi un particolare indovinello siciliano. Gli indovinelli sono una forma di intrattenimento antica quanto l’umanità stessa: si utilizzano per divertirsi, ma anche per mettere alla prova l’ingegno e la loro capacità di intrattenere deriva da diversi fattori, che li rendono sia affascinanti che divertenti.

In primo luogo, appunto, stimolano la mente, mantenendola agile e dandoci la soddisfazione di indovinare la risposta a un enigma difficile: il piacere derivante dalla soluzione di un problema, grande o piccolo che sia, è un potente motivatore e anche una fonte di divertimento.

In secondo luogo, gli indovinelli creano un senso di mistero e curiosità. Siamo spinti, nella vita di tutti i giorni, dalla voglia di scoprire e comprendere l’ignoto e gli indovinelli nascondono la loro soluzione dietro a giochi di parole, concetti astratti o logiche ingannevoli, spingendoci così a esplorare diverse possibilità e a pensare fuori dagli schemi per trovare la risposta.

Ancora, gli indovinelli possono essere molto vari, da quelli logici a quelli matematici, da quelli di parole a quelli visivi, il che li rende accessibili e divertenti per persone di tutte le età e con vari interessi. Ci sarà sempre sempre un nuovo enigma da esplorare! In ultimo, ma non meno importante, gli indovinelli si condividono e regalano momenti di leggerezza tra amici o familiari. Creano un senso di comunità e complicità, rafforzando i legami sociali con risate e collaborazioni.

La soluzione

Detto questo, è il momento di analizzare l’indovinello di oggi: “Tarà ta ta, cchiù nova è cchiù scrusciu fa” (“Tarà ta ta, più nuova è, più fa rumore”). Avete capito di cosa si tratta? È la scopa! Quando, infatti, le setole sono nuove, fanno più rumore di quelle consumate.

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