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Teatro Comunale di Marsala, un gioiellino da guardare con il naso all’insù

Il teatro comunale di Marsala è un piccolo e prezioso gioiello. La sua storia inizia nel mese di maggio del 1807, quando il re Ferdinando IV di Borbone decise di dare a don Leopoldo Fedele il permesso di costruire “un teatro stabile onde potervisi rappresentare commedie, tragedie e opere in musica”.

La storia

Il teatro, intitolato in seguito al compositore marsalese Eliodoro Sollima, rispecchia perfettamente lo stile neoclassico dei teatri ottocenteschi. Funzionò regolarmente fino al 1824, poi venne chiuso e il Comune, nel 1840, lo espropriò per pubblica utilità. Fu allora che venne rinnovato e ingrandito, anche con l’aggiunta di decorazioni e attrezzi scenici.

La programmazione andò avanti a lungo, tendenzialmente in modo regolare, fino al 1952. Il teatro fu anche sede della prestigiosa Scuola Musicale Comunale, diretta dal maestro Giovanni Galfano. L’istituzione fu un punto di riferimento per tutta la Sicilia occidentale per la formazione di musicisti e insegnanti. Fino al 1968 rappresentò un unicum nel suo genere.

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Nel 1974 la scuola venne chiusa e il teatro comunale di Marsala visse un periodo di declino. Nel 1994, però, vi sono stati nuovi interventi di ristrutturazione, che lo hanno restituito, nel 1994, alla città a alle programmazioni, in tutto il suo splendore. Come abbiamo anticipato, ora è intitolato a Eliodoro Sollima, compositore marsalese che fu per anni direttore del Teatro Massimo di Palermo e del Conservatorio del capoluogo.

Cosa rende il teatro speciale

All’interno del teatro di Marsala vi sono quasi trecento posti a sedere, tre ordini di palchi, platea e loggione. A renderlo estremamente elegante sono le decorazioni neoclassiche del soffitto, che lasciano sbalorditi i visitatori, rendendo praticamente impossibile distogliere lo sguardo, con il naso all’insù.

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Redazione