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La terra trema in Nuova Zelanda. Un potentissimo terremoto di magnitudo 7.8 registrato nella notte e ha provocato enormi danni e soprattutto due morti, secondo i primi dati ufficiali. In più si è scatenato uno tsunami che ha reso necessaria l'evacuazione delle coste orientali, compreso il centro sul mare della capitale Wellington. Una nuova scossa di magnitudo 6.5 si è poi verificata alle 13.34 locali (1.34 in Italia).

Pochi minuti di ondeggiamento continuo, seguito poi da uno sciame intenso di 45 scosse di assestamento nel giro di poche ore. Si sono aperte crepe nel terreno, delle strade sono state messe fuori uso, frane e smottamenti, muri crollati, finestre e vetrate in frantumi, linee ferroviarie che hanno interrotto il traffico e molte aree al buio.

La gente terrorizzata si è riversata in strada in preda alla paura con in mente il terribile sisma – meno forte, 6.3 di magnitudo, ma con epicentro in città – del giugno del 2011, che colpì la stessa zona, uccidendo 185 persone, ferendone quasi 2 mila e radendo al suolo diversi edifici di Christchurch.