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Dopo i recenti episodi e gli attentati che hanno colpito diverse città d'Europa, i livelli d'allerta per la prevenzione di possibili attacchi terroristici si sono innalzati, anche in Italia. Il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha assicurato l'impegno «Per garantire ogni giorno la massima sicurezza possibile». Le informazioni sull'attacco nella chiesa di Rouen sono state oggetto di diverse valutazioni da parte del Viminale ed è probabile che siano anche al centro della prossima riunione del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo, per comprendere se sia necessario rivedere le misure di sicurezza in atto nel nostro Paese. 

Come riporta il Corriere della Sera, in Italia sono pronte a intervenire le forze speciali dell'Esercito:

Si pianifica ogni possibile intervento, prevedendo l’impiego dei corpi speciali militari in caso di emergenza. E intensificando l’attività di controllo in quegli ambienti dove potrebbero annidarsi possibili seguaci dei fondamentalisti islamici, pronti a morire pur di rispondere all’appello del Califfo che li ha invitati a colpire «Ovunque e in ogni modo».

In caso di emergenza potranno essere utilizzati gli specialisti del Consubin e del Col Moschin, ai quali saranno assegnati temporaneamente le qualifiche di "agenti di pubblica sicurezza", in modo da impiegarli anche per eventuali perquisizioni e arresti. Sono già state effettuate quattro esercitazioni. 

Se la «chiamata» dovesse arrivare da un luogo che si trova a nord di Roma saranno a disposizione dei comandanti dei Gis dei carabinieri, al sud della Capitale il comando spetterà invece ai Nocs della polizia. In entrambi i casi si tratta di operazioni di altissimo rischio che prevedono incursioni, ma anche eventuali negoziazioni in caso di presa di ostaggi.