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Il figlio torna a casa armato, dà uno schiaffo alla madre e il padre lo uccide. Dramma familiare a Latiano, nel Brindisino, dove un uomo di 33 anni, Antonio Di Cataldo, è stato ucciso a colpi di revolver dal padre Cosimo. Sei i colpi esplosi dall'arma che il genitore, temendo di essere colpito a propria volta, era riuscito a sottrarre al figlio nel corso di una colluttazione. Cosimo Di Cataldo è stato arrestato per omicidio volontario.

Il 33enne, alcolista e con diversi precedenti per reati legati al traffico di stupefacenti, viveva con i genitori sebbene avesse una figlia nata da una relazione finita diverso tempo fa. A quanto pare le liti in casa erano frequenti, provocate dalle continue richieste di denaro, con corredo di minacce e violenza nei confronti dei genitori.

L'ultima in serata, quando al rientro del giovane la madre si è accorta che il figlio portava una pistola con sé. La donna in preda al panico ha avvertito il marito scatenando l'ira del giovane, che ha inveito contro la madre colpendola con uno schiaffo in pieno viso. A quel punto Cosimo Di Cataldo ha chiesto alla moglie di allontanarsi e di lasciarli soli a discutere, ma prima di raggiungere la figlia che si trovava in casa di amici la donna ha chiamato i carabinieri. Quando i militari sono arrivati, hanno trovato il genitore sotto choc che stringeva ancora la pistola fra le mani e ripeteva: "Ho ucciso mio figlio… ho ucciso mio figlio".

L'uomo ha descritto il clima di violenza familiare, le richieste di denaro e la brutalità del figlio contro i genitori. "Non volevo ucciderlo. Non immaginavo che saremmo mai arrivati a tanto, non posso credere di avere ucciso mio figlio".