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Dopo 12 anni torna attiva la celebre Tonnara di Favignana. Verrà utilizzata per la pesca del tonno e farà rivivere le antiche tradizioni, i riti e le preghiere dei pescatori. La pesca del tonno vanta un’antica tradizione. Ha avuto origine ai tempi di Omero ed è stata mantenuta in vita dai bizantini e dagli arabi.

Attraverso il decreto sulla Campagna di pesca del tonno rosso 2019, il ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo ha accolto la domanda e assegnato alla Tonnara una quota indivisa di 84,69 tonnellate. Bisogna specificare che la quota è indivisa tra cinque impianti: la tonnara di Favignana e quattro impianti in Sardegna.

Tonnara di Favignana Storia

Il nome completo della Tonnara di Favignana è Ex Stabilimento Florio delle tonnare di Favignana e Formica. Con i suoi 32 mila metri quadri, di cui 3/4 coperti, è una delle più grandi tonnare del Mediterraneo. La famiglia Florio nel 1841 prese in affitto la tonnara per la mattanza dalla famiglia Pallavicini di Genova.

Nel 1874, Ignazio Florio chiamò l’architetto Giuseppe Damiani Almeyda e ampliò e ristrutturò la tonnara, costruendo lo stabilimento per la conservazione del tonno.  qui che fu inventato il rivoluzionario metodo della conservazione del tonno sott’olio dopo la bollitura e inscatolamento.

Il tonno tagliato a pezzi veniva cotto in 24 grandi caldaie, ancor oggi visibili, e, successivamente, posto ad asciugare. In un altro ampio locale si effettuava la lavorazione delle latte, mediante utilizzo di macchine e saldatrici. Alla Esposizione universale del 1891-92 la Florio presentò anche innovative scatolette di latta con apertura a chiave.

Anche quando, nei primi decenni del ‘900, quello che era stato il più importante gruppo industriale e finanziario siciliano fallì, lo Stabilimento Florio, rimase pienamente produttivo. Cambiò di proprietà.

Nel 1991 lo stabilimento fu acquisito dalla Regione Siciliana. I lavori, avviati dai tecnici della Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Trapani, si sono conclusi nel 2010, facendone uno splendido esempio di archeologia industriale.

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