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Turismo bellico in Sicilia: itinerario alla ricerca della memoria

Tra gli itinerari turistici di Sicilia meno noti, ma non per questo meno importanti, c’è quello legato agli avvenimenti bellici. Esiste, di fatto, un enorme museo della guerra sparso per tutta la Sicilia: casematte, batterie antiaeree, bunker e depositi, nascosti o anche apertamente visibili.

È la memoria dell’Isola, luoghi che un tempo erano presidi bellici e adesso sono monumenti a tutti gli effetti. Oggi abbiamo pensato di suggerirvi un ipotetico itinerario, prendendo spunto da un articolo pubblicato sul magazine de Le Vie dei Tesori.

Turismo bellico in Sicilia

A Carini, nel Palermitano, c’è una casamatta che sembra l’abside di una chiesa bizantina, “mascherata” per non renderla riconoscibile. Quella di Porto Empedocle, nell’Agrigentino, è nascosta sotto una torre. A Pollina, sempre nel Palermitano, c’è una fortificazione incastonata sulla roccia, davanti al mare.

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Casamatta mascherata a Carini
Batteria antiaerea a Cozzo di Lupo, Palermo
Fortificazione a Pollina
Casamatta a Carlentini
Il rifugio antieareo di Palazzo delle Aquile, a Palermo

Sui monti di Palermo esistono tante batterie antiaeree, dove si piazzavano cannoni per proteggere la città, o numerosi aeroporti utilizzati per scopi militari e bellici, da Sciacca a Chinisia, da Boccadifalco ad Augusta.

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Rimanendo sempre a Palermo, sotto piazza Pretoria c’è un prezioso rifugio antiaereo, ancora visitabile. Una pagina di storia che bisogna conoscere.

Redazione