A Giussano, in provincia di Monza e Brianza, in Lombaria, un 28enne ha ucciso la mamma e la nonna e poi si è suicidato. I corpi sono stati scoperti nella tarda serata di ieri. Un vicino, insospettito dall'assenza di rumori da giorni, ha chiamato i carabinieri. La porta era chiusa dall’interno. I vigili del fuoco l’hanno sfondata e nelle stanze gli investigatori hanno trovato le vittime.
Intorno all’una della notte di giovedì 15 marzo, i carabinieri hanno riferito che l’ipotesi principale sarebbe quella di un doppio omicidio (la madre e la nonna, Monica Cesano e Paola Partavicini) seguito da un suicidio, quello del giovane Alessandro Turati. Nell’appartamento non c’erano segni di una rapina.
I primi accertamenti della scientifica sui cadaveri avrebbero escluso tracce di aggressioni. Le donne sarebbero state uccise nel sonno e nei minuti immediatamente successivi sarebbe da collocare il suicidio. La ricostruzione della scena del crimine porta a ipotizzare che i delitti siano avvenuti mentre le vittime dormivano.
L’arma potrebbe esser stata la lama di un coltello della cucina, lo stesso che il 28enne avrebbe usato per suicidarsi. Non sembra che Alessandro Turati fosse in cura per problemi psichiatrici. Tutti i residenti della palazzina saranno risentiti in queste ore per andare a ritroso nella storia della famiglia e capire se ci fossero stati nei giorni scorsi dei litigi. Il ragazzo avrebbe lasciato una traccia scritta a spiegazione della propria azione con alcuni bigliettini.