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Zucchero Siciliano, “il più fino di tutto il Regno”

Eravamo gli unici produttori: storia dello zucchero siciliano.

  • La storia dello zucchero passa dalla Sicilia, anzi, proprio in Sicilia fa una tappa fondamentale.
  • Proprio la nostra isola, infatti, è l’unica area italiana in cui sia mai esistita un’industria dello zucchero.
  • Ecco come si è evoluta questa attività nel tempo, fino ad arrivare a oggi.

Si sente parlare poco di zucchero siciliano come prodotto di eccellenza. Eppure era “il più fino di tutto il Regno”. Probabilmente pochi sanno che l’isola è stata, a lungo, uno dei principali produttori: l’unica area italiana in cui sia esistita un’industria dello zucchero. In Italia, a quanto pare, non c’è mai stata una grande attenzione degli studiosi verso questa industria. Prima di approfondire l’argomento, facciamo una una piccola precisazione. Le due principali fonti di saccarosio raffinato sono la canna e la barbabietola da zucchero. La barbabietola non ha avuto un’importanza commerciale fino alla metà del XIX secolo, mentre la canna è stato principale fonte per circa un millennio. Solo nel 1800 si ebbe una produzione di zucchero dalla barbabietola (con alcuni esperimenti già nel 1745). Per quanto riguarda la canna da zucchero, invece, la storia è ben antecedente, e chiama direttamente in causa la Sicilia.

Lo zucchero in Sicilia

Lo zucchero prodotto in Sicilia è stato a lungo esportato in Europa e nei paesi del Mediterraneo. Fu l’espansione degli Arabi verso Occidente a segnare l’inizio della storia europea dello zucchero. Con l’invasione della Spagna e la conquista del Nord Africa, si diffuse l’arte della raffinazione. A introdurre la canna da zucchero in Sicilia furono dunque gli Arabi: nella zona di Palermo, intorno al 1400, operavano una trentina di trappeti per la frantumazione della canna. Nei decenni successivi gli investimenti crebbero notevolmente e sorsero diversi cannameleti. Aumentò anche la superficie destinata ai trappeti, quasi tutti realizzati nel Quattrocento. Lo zucchero siciliano ha vissuto il suo periodo d’oro tra il 1520 e il 1650, con un conseguente indotto economico molto vivace. Come abbiamo anticipato, lo zucchero prodotto in Sicilia era molto richiesto, nonostante la forte competitività del settore. Dal Seicento al Settecento, però, la situazione cominciò a mutare.

Le ragioni furono sociodemografiche e, naturalmente, economiche. Pian piano il mercato venne conquistato dallo zucchero americano, venduto a prezzi più bassi. Il Settecento vide tramontare l’industria dello zucchero siciliano.

Redazione