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«È stata un'esperienza davvero assurda. Trattata come una criminale per una mela»: queste le parole di una passeggera di un volo Parigi-Minneapolis, "colpevole" di aver tenuto in borsa uno spuntino, distribuito gratuitamente in aereo, intenzionata a mangiarlo sulla tratta interna Minneapolis-Denver. Secondo le leggi doganali, la donna avrebbe dovuto dichiarare di avere il frutto con sé.

Crystal Tadlock, questo il nome della donna, stava tornando a casa in Colorado. Sul primo aereo non aveva mangiato la colazione e il frutto le era stato consegnato in una busta di plastica. Aveva dunque infilato la mela in borsa, dirigendosi ai controlli per la dogana, perché Minneapolis era il punto di ingresso per gli Stati Uniti. 

Qui sono cominciati i problemi. Un agente l'ha multata per 500 dollari. Le regole sono chiare e rigide: ogni prodotto alimentare, soprattutto se proveniente dall'agricoltura, deve essere dichiarato. Naturalmente la donna dava per scontato di non dover segnalare un frutto ricevuto quando era già sull'aereo, ma a nulla sono valse le sue spiegazioni.