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Segregata e costretta a prostituirsi. Questo il terribile dramma a cui ha dovuto far fronte una ragazza romena di 17 anni, che però è riuscita a fare arrestare il suo aguzzino, Pietro Anello, palermitano di 51 anni. La minorenne è stata adescata su Facebook da quello che sarebbe diventato il suo incubo peggiore, bravo a costruirle dei castelli in aria su un futuro migliore in Sicilia.

Lei arriva a Palermo lo scorso gennaio e piano piano Anello trasforma la sua vita in un inferno: la 17enne finisce in strada, costretta a prostituirsi tra i viali della Favorita e, a fine giornata, i soldi guadagnati finiscono dritti dritti nelle tasche dell'uomo che nel frattempo teme una fuga della ragazza. Ed è proprio per il suo timore che il malvivente la segrega in casa impedendole qualsiasi contatto con l'esterno, persino coi familiari

L'inferno prende forma: almeno 20 rapporti sessuali al giorno per la giovanissima, che sarebbe pure stata violentata da quel "mostro". Un incubo da cui la minorenne romena è riuscita a scappare soltanto approfittando di una momentanea assenza dell'uomo, durante la quale si è recata al commissariato. Rintracciato dagli investigatori, Pietro Anello si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ma è comunque finito in carcere con le pesanti accuse di tratta di persone, riduzione in schiavitù, induzione e sfruttamento minorile e violenza sessuale aggravata.