Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

La Fondazione Casa della Divina Bellezza, i cui spazi sono stati inaugurati sabato 16 aprile 2016, ha sede presso Forza d’Agrò, un borgo collinare medievale in provincia di Messina che fa parte del comprensorio della Valle d’Agrò e dell’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani, portata alla ribalta internazionale negli anni ’70 dal regista statunitense Francis Ford Coppola che ambientò qui e nella vicina Savoca molti dei suoi film dedicati alla saga della famiglia Corleone (“Il Padrino”). Grazie alla sua posizione privilegiata (420 metri sul livello del mare) è possibile ammirare la costa e le vicine città diTaormina e Castel Mola. Forza D’Agrò, inoltre, si contraddistingue per il suo importante patrimonio artistico culturale e la sua fiorente natura. In città, infatti, ci sono molti palazzi cinquecenteschi e chiese, si pensi al Castello del Conte Ruggero della fine del ‘500; all’Arco Durazzesco del ‘400, al Duomo dedicato a Maria SS. Annunziata e Assunta la cui facciata risale al ‘400; ed ancora, alla chiesa di San Francesco e a quella della Triade. È in questo contesto che sorge la Fondazione Casa della Divina Bellezza, istituzione che ha fatto dell’incontro e del confronto tra realtà diverse un punto fondamentale della propria ricerca artistica e spirituale, trattandosi di una fondazione dedicata alla relazione tra arte e uomo; uomo e fede, arte contemporanea e teologia cristiana.

 

“La Casa della Divina Bellezza – spiega il presidente della fondazione, il prof. Alfredo La Malfa – è stata creata nel 2009, nel 2014 è divenuta una fondazione e nel 2015 ha ottenuto il riconoscimento da parte della Regione Siciliana come persona giuridica privata senza fini di lucro. Frutto di un restauro durato circa tre anni, la Fondazione – un unicum nel panorama siciliano – è finalizzata al rapporto fra arte contemporanea, teologia cristiana e dimensione del sacro. Il viaggio che s’intraprende accedendo alla casa vuole corrispondere a un’ascensione spirituale, scandita da simboli grafici e architettonici, particolari che vanno cercati e ricercati dal visitatore-pellegrino. La scelta di dare alla dimora il nome di “Casa della Divina Bellezza” nasce da un’attenta riflessione con cui ho voluto sottolineare la nuova natura della struttura. Non più casa privata, ma luogo aperto in cui ospitare eventi atti ad arricchire lo spirito di chi lo visita. Un luogo dove condividere religioni e spiritualità, mostrando un percorso che si svela soltanto attraverso la manifestazione della bellezza”.

 

Due sono stati gli appuntamenti della serata inaugurale: la conferenza “Arte e senso dell’Oltre” a cura dello storico e critico d’arte Giorgio Agnisola che ha introdotto la storia e il percorso museale della fondazione articolato in “tappe” soffermandosi sulla spiegazione di alcune opere degli artisti nazionali e internazionali che hanno collaborato con l’istituzione e che compongono la collezione permanente della medesimae la personale temporanea di Lorenzo Reina “Come in alto” a cura di Daniela Fileccia, visitabile fino al 2 luglio 2016. “Come è in alto” – afferma la curatrice della mostra – è lamaterializzazione del segreto iniziatico del testo ermetico: un cuore di pietra e sangue, incarnato anche nel dolore e nella durezza della vita, è il solo in grado di intercettare la connessione fra realtà e illusione. La condizione perché ciò avvenga è che le coordinate spazio temporali, simboleggiate dalla croce, siano rese divine dal fare sacro; ed è così che il cuore si specchia in un cielo posto in basso. La carne come nel corpo di Cristo diventa cibo spirituale e il sangue nettare e promessa d’eternità. È così che Lorenzo rende sacra la materia senza che essa perda la gioia di esserci, il respiro supera i confini del corpo, si espande e va oltre. Il corpo di queste sculture è tempio del divino ed esso stesso divino. Lorenzo non conosce la rabbia di Michelangelo e trova la sua pace rendendo sacra la materia.”.

 Poeta-contadino e scultore-pastore Lorenzo Reina è sicuramente un artista sui generis che ha realizzato anche importanti complessi architettonici rurali in cui l’arte e la natura convivono, quali: la Fattoria dell'Arte e il Teatro Andromeda. Tra le opere in mostra vi è anche “Santa Rosalia”, 1977, opera con cui ha partecipato alla 54º Biennale di Venezia, Padiglione Italia curato da Vittorio Sgarbi.

 

Numeroso il pubblico intervenuto durante l’opening cui hanno partecipato anche gli studenti dei Licei Gulli e Pennisi di Acireale-Aci Bonaccorsi, scuole che hanno aderito ai percorsi di alternanza scuola – lavoro, previsti dal ddl “La Buona Scuola”, “iniziativa sostenuta dal Ministro Stefania Giannini – come spiega la dirigente scolastica, prof.ssa Elisa Colella – attraverso cui si offrono agli studenti opportunità concrete di contatto con il mondo del lavoro.  Nello specifico, sarà data loro la possibilità di compiere delle esperienze lavorative nel settore artistico-culturale, di documentazione e di ricerca, sotto la guida di tutor interni (docenti della scuola) e di tutor aziendali (professionisti museali)”.

 

La Fondazione Casa della Divina Bellezza – come scrive Gianvagino Pazzola nel suo articolo “Nel borgo medievale de The Godfather inaugurati gli spazi di Casa della Divina Bellezza pubblicato venerdì 15 aprile su Il Giornale delle Fondazioni – promuove la cultura in ogni sua declinazione linguistica: dall’arte visiva alla musica, dalla letteratura al teatro; orientando le proprie riflessioni progettuali nel rapporto fra l’arte, la teologia cristiana e la dimensione del sacro, approcciando la realtà da un punto di vista spirituale. Un connubio di forze storicamente collegate tra loro, nella storia dell’arte, che ha interessato le ricerche degli artisti di ogni epoca. I programmi e percorsi multidisciplinari studiati per questi spazi pongono il visitatore di fronte ad una sorta di ascensione spirituale verso la bellezza, scandita da momenti, luoghi iconici, simboli grafici e architettonici. Anche i network sono in via di consolidamento e per il momento agiscono alla scala locale, innescando un buon clima di collaborazione e promettenti proiezioni di progetti per il futuro. Al momento, la Fondazione Casa della Divina Bellezza cerca di interagire con il territorio del Comune di Forza d’Agrò (Messina), coinvolgendo attivamente le amministrazioni locali, le scuole e altre realtà culturali interessate alla promozione dell'arte in senso largo. È evidente che il lavoro sia in fieri, se si considera la giovane età della fondazione e i problemi strutturali legati all’insularità del progetto  ma tante sono le energie che ruotano attorno a questi territori. La Fondazione, infatti, si pone come obiettivo principale quello di voler essere presente in misura maggiore sul piano regionale, coinvolgendo non solo il territorio messinese ma tutto quello siciliano, generando e promuovendo conoscenza delle ricerche di artisti nazionali e internazionali”.