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Un ragazzino americano di appena 13 anni era in fin di vita. I genitori avevano già autorizzato l'espianto degli organi. Poche ore prima di staccare definitivamente la spina, come per miracolo il giovanissimo ha ricominciato a respirare. Siamo in Alabama, negli Stati Uniti, dove Trenton era stato dichiarato "cerebralmente morto".

Ancora oggi i medici stentano a capire come si sia ripreso. Trenton ha raccontato che era su un trailer trainato da un amico a bordo di un dune buggy: una brusca frenata, il rimorchio si ribalta e crolla addosso a lui che, nel frattempo, era stato scaraventato a terra e aveva sbattuto la testa sul cemento. Da quel momento in poi, il buio: per il ragazzino si spengono la luce e i ricordi.

Ricoverato d'urgenza in ospedale con sette fratture al cranio, Trenton non aveva molte speranze. Visto che era in una condizione di morte cerebrale ed era quasi incapace di respirare autonomamente, dopo giorni e giorni la madre ha acconsentito di firmare i documenti per donare gli organi del figlio. 

Il giorno prima che venisse staccato il supporto vitale dei macchinari, però, Trenton ha sorprendentemente iniziato a mostrare segni di attività e movimento cerebrale e ha cominciato a respirare da solo, fino a quando, a fine marzo, si è svegliato, arrivando a pronunciare frasi complete.

ra il ragazzino ha ancora una lunga strada da percorrere per arrivare a un recupero completo: ha perso 20 chili, soffre ancora di dolore ai nervi, ha convulsioni quotidiane e, dopo tre interventi al cervello, ha bisogno di un'altra operazione al cranio. Il peggio però è passato.