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Il centro che accoglie le tartarughe Caretta caretta a Lampedusa rischia di chiudere. Dopo oltre 30 anni di attività per la salvaguardia di queste piccole amiche, l’attività è messa a dura prova dal caro bollette.

Lampedusa, a rischio il centro che ospita le Caretta caretta

Come raccontato ai microfoni di BlogSicilia.it da Daniela Freggi, il caro bollette ha inflitto un duro colpo alla sopravvivenza di questa importante attività, che è andata avanti in tutti questi anni grazie alla buona volontà e alla determinazione dei volontari e dei ricercatori.

Al centro è arrivata una bolletta da 17mila euro, una cifra di otto volte superiore rispetto a quella pagata l’anno scorso. A causare questo aumento anche un cavillo che, fino a qualche tempo fa, era sostenibile per il centro, ma che oggi può diventare fondamentale nel determinare la chiusura di un’attività fondamentale per la salvaguardia delle tartarughe Caretta caretta, diventate simbolo di Lampedusa.

Il centro, infatti, aveva stipulato un accordo con l’azienda che ospita le attività dei ricercatori e le vasche utilizzate per salvare le tartarughe, per poi metterle in condizione di tornare a mare. L’accordo prevedeva (e prevede tuttora) che tocchi al centro il pagamento delle utenze energetiche, anche per la quota che fa riferimento alle attività dell’azienda che ospita le tartarughe e i ricercatori.

Alla luce dei recenti rincari, però, la situazione è diventata insostenibile. Se non dovesse arrivare un aiuto, l’attività di Daniela Freggi e di quanti lavorano ogni giorno per salvare le tartarughe, rischierebbe seriamente di dover chiudere i battenti.

Il caro bollette rappresenta un problema che sta mettendo a dura prova la Sicilia. Vi abbiamo già raccontato le storie di alcuni ristoratori che si sono visti a chiudere o sospendere le proprie attività. In programma nella nostra regione, una manifestazione contro i rincari, il 7 novembre.

Foto di Savvas Michaelides, CC BY-SA 4.0.

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