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A soli 20 anni ha realizzato il suo sogno di diventare un pilota di aerei. Vittorio Lupi, originario della provincia di Pavia, dal 2017 lavorerà per Ryanair a bordo di un Boeing 737. "Quando mi hanno chiamato una domenica pomeriggio di settembre è stato il giorno più bello della mia vita", dice al "Corriere della Sera". Sul quotidiano si legge:

"Iniziano così le domeniche a girare per aeroporti con mamma e papà. Spesso vanno a Rivanazzano Terme, vicino a Voghera, dove c’è un piccolo scalo turistico. Il ragazzino è determinato: fa il primo test attitudinale (un giro su un piccolo aereo con un istruttore) e lo supera brillantemente. A 16 anni inizia il corso per prendere il brevetto e a 17, quando frequenta la quarta liceo, arriva l’ambito «gavettone» sulla pista di atterraggio: è il «battesimo dell’aria» dopo il primo volo in solitaria.

 È una strada in salita, piena di sacrifici, anche economici, e solitaria. A 18 anni Vittorio parte per Bergamo per proseguire con gli studi teorici, poi è ad Arlington, Texas, dove prende la licenza per il trasporto passeggeri e perfeziona l’inglese. A gennaio 2016 torna in Italia, a Forlì, per la conversione del brevetto americano. L’esame finale del 26 maggio è il lasciapassare per cercare lavoro. Dal colloquio di fine agosto in Irlanda passano poche settimane.

La chiamata arriva dalla Ryanair. «Ora sto compilando un sacco di carte e mi sto prendendo una piccola pausa – racconta – prima di partire per East Midlands (Inghilterra) per il corso di addestramento per pilotare il 737-800». Un bestione da 70 tonnellate e quasi 200 passeggeri. «Se passerò sopra le mie colline questa volta sarà difficile farmi riconoscere, come facevo qualche anno fa sul biposto, dovrò volare molto più alto».