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Il conto alla rovescia è partito: da giovedì 15 giugno stop ai costi aggiuntivi del roaming in Europa. All'inizio del mese di aprile l'Assemblea di Strasburgo ha dato il via libera definitivo all'accordo che azzera le maggiorazioni alle chiamate effettuate all'estero dagli utenti. 

Cosa cambia, di fatto?

A partire da giovedì gli europei potranno viaggiare all'interno dei confini comunitari senza pagare sovrapprezzi per il roaming: gli utenti potranno chiamare, mandare sms o navigare pagando lo stesso prezzo che pagano in patria. Restano dunque in vigore le tariffe nazionali senza il rischio di addebiti extra.

Attenzione comunque al corretto utilizzo del servizio. Ecco cosa spiega AdnKronos:

Affinché il concetto di 'roam like at home' ('roaming come a casa', lo slogan con cui l'Ue ha battezzato questa operazione) resti in vigore è necessario un "uso corretto del servizio". Sono quindi da evitare gli abusi, ad esempio l'uso prolungato a casa propria di una Sim acquistata in un altro Paese. "La regola generale", si legge tra le Faq dell'Ue, "è che fino a quando passi più tempo a casa che all'estero, o l'uso del tuo smartphone è più frequente a casa che fuori, puoi usare il roaming a prezzi domestici quando viaggi nell'Ue". Al contrario, "se ti trasferisci e stabilisci una residenza in un altro Paese dell'Ue, non potrai più beneficiare del servizio offerto da un operatore del paese da cui provieni".