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Cava d’Ispica – Foto di Leandro Di Stefano Strada Provinciale Modica-Cava Ispica tel: 0932771667… La Cava Ispica è un complesso preistorico di grotte, scavate lungo la valle di un torrente localizzato tra i comuni di Modica e Ispica in Provincia di Ragusa e Rosolini, in Provincia di Siracusa, in Sicilia. Cava Ispica (non "d'Ispica") ebbe origine da una frattura di origine tettonica risalente a tempi remotissimi forse a causa di sconvolgimenti tellurici di magnitudo molto elevata. Si presenta con pareti quasi a strapiombo nei cui anfratti e grotte trovarono rifugio i primi abitanti della zona. I primi insediamenti vengono datati al 2000 a.C. Abitata quasi ininterrottamente nel tempo fu rifugio dei Siculi scacciati dalle coste dalla penetrazione dei coloni greci. Lo fu anche durante le invasioni barbariche e per tutto il periodo bizantino (VI-IX secolo), di cui rimangono tombe e chiese rupestri, e durante le incursioni saracene. Le grotte, di varia funzione e dimensione, accoglievano in uno o più ambienti tutte le funzioni delle antiche popolazioni. Grotta di Cava IspicaTutto il bacino storico comprende la cava principale (circa 13 km) e numerosi altri siti sparsi nel territorio circostante. L'area comprende anche un complesso tombale di quasi 500 tombe, di epoca cristiana (IV – V secolo). Abitata da sempre abitata e fino a tempi recenti, è l'esempio di come si dovevano presentare in antico tutti i centri urbani collinari del Val di Noto. I vari terremoti, tra cui quello più distruttivo del 1693, ne hanno seriamente compromesso l'originario aspetto. Il suo abbandono è collegato alla prosperità della vicina Modica dalla dominazione araba in poi. Nel 1936 l'antica città di Spaccaforno, il cui nome derivava dalla corruzione in volgare del termine latino Hyspicaefundus (fondo del fiume Ispa, da cui prende il nome la Cava), poi mutatosi in Isbacha, mutò il suo nome in Ispica, secondo un principio alquanto arbitrario che venne seguito anche per altre città italiane e siciliane (tra le altre città, Castrogiovanni divenne Enna, Biscari divenne Acate): il toponimo dell'insediamento archeologico è dunque preesistente alla fondazione della città omonima e ne ha dunque generato la denominazione. Prove di insediamenti, come chiese rupestri e necropoli, si trovano lungo tutto il percorso, ma i più interessanti di trovano sia nella parte Nord, vicino Modica, che nella parte sud, luogo dove sorgeva il vecchio abitato di Hyspicaefundus, adiacente Ispica. Foto di Leandro Di Stefano Fonte: wikipediaVisualizza altro

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