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01Si chiama Ernando Di Paola e ha 39 anni, e oggi è stato arrestato con l’accusa di furto ai danni di un’azienda agricola di Fanusa, frazione del comune di Siracusa. L’uomo, incensurato, è stato ritrovato in possesso degli arnesi atti allo scasso e della refurtiva.

I Carabinieri della Stazione di Cassibile hanno sorpreso un uomo di Siracusa a rubare finocchi, quest’oggi. Ben 80 chili che Ernando Di Paola, di 39 anni, sperava di poter portar via con il suo mezzo a tre ruote; mezzo che, parcheggiato sul ciglio di una strada isolata ad ora insolita, ha subito insospettito i militari che si trovavano nell’area per il consueto pattugliamento.

Il ladro in erba aveva cercato di bloccare la carreggiata con alcune pietre, cosicché potesse agire con calma. Si era fermato presso un’azienda agricola in località Fanusa, e lì aveva deciso di mettere a segno il suo colpo. Ma proprio durante le operazioni di carico del pezzo, ecco presentarsi la pattuglia delle Forze dell’Ordine, che dopo un breve inseguimento nei campi ha catturato Di Paola e riportato la refurtiva al suo legittimo proprietario.

Ben 80 chili di finocchio e alcuni danni all’impianto di irrigazione del campo, provocati al momento del misfatto. Ora Di Paola è agli arresti domiciliari.
I finocchi sono un elemento particolarmente facile da sottrarre, perché vengono coltivati pressocché tutto l’anno, e sarà anche per questo motivo che sono particolarmente amati ed utilizzati nella cucina tradizionale.

O almeno così sembrerebbe, stando ai casi di ladri di finocchi registrati dallo scorso anno a quest’anno. Primo fra tutti quello dello scorso febbraio ad Alcamo, in provincia di Trapani, quando tre giovani marocchini vennero fermati per aver sottratto 7 finocchi da un campo coltivato a orto.

Un totale di 5 euro in danni stimati; ma con l’accusa di furto aggravato i tre ragazzi rischieranno di finire in carcere per sei anni. Ed era a base di finocchi anche il colpo intentato da una donna perugina, arrestata a metà novembre nei pressi di Cortona, in Toscana, ai confini con l’Umbria.

La signora, di 66 anni, è stata rintracciata solo qualche ora dopo il misfatto. Dopo la denuncia, il bottino, di ben 15 chili, è tornato alla tenuta cui apparteneva.
Il finocchio è un alimento sano e nutriente. Ricco d’acqua e di oligoelementi, è perfetto anche per chi è a dieta e per chi soffre di celiachia, perché contiene un massimo di 31 calorie per 100 grammi e non presenta glutine.

Attenzione al sodio però, che possiede invece in discreta quantità. Questa pianta erbacea della famiglia delle Ombrellifere, è anche particolarmente ricca in calcio, magnesio e retinolo, alleato della pelle contro l’invecchiamento.

Uno degli usi più conosciuti del finocchio è sicuramente quello relativo alle sue proprietà diuretiche e depurative. Spesso infatti questa verdura viene indicata come perfetta per realizzare degli ottimi decotti e tisane.

Facile da reperire, si trova quasi tutto l’anno, da novembre a marzo, sia sui banchi di supermercati e mercati che negli appezzamenti. Anche perché è una pianta adatta a remineralizzare i terreni.
Spesso del finocchio vengono utilizzati i semi, dalle importanti proprietà anticolesterolo e anticancro, ma anche la ‘barba’, così chiamata, è molto apprezzata come ingrediente segreto di vellutate e alcune zuppe.

Consumato crudo all’insalata, oppure ripieno al gratin, il finocchio piace anche per il suo aroma intenso simile all’anice. In tutto il Sud si preferisce però il suo parente stretto, che nasce oltretutto spontaneo, ovvero il finocchietto selvatico, molto più fragrante anche nel sapore; elemento irrinunciabile dei taralli Pugliesi, sostanza fondamentale di un noto liquore, in Sicilia viene utilizzato soprattutto per la tipica pasta con le sarde.

 Autore | Enrica Bartalotta