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Viste le novità arrivate nel 2016, molti utenti si stanno chiedendo come si deve procedere per quanto riguarda gli arretrati canone Rai: un articolo pubblicato su Il Giornale ha provato a fare chiarezza in merito.

Alcuni utenti temono che si possa procedere con la riscossione anche dei precedenti anni di canone non pagato, fino ad un massimo di 10 anni (oltre interviene la prescrizione): secondo alcune interpretazioni, infatti, accettare di pagare il canone in bolletta sarebbe una forma di autodenuncia e ammissione di colpevolezza.

Con la nuova legge c'è una "presunzione automatica" di possesso della televisione per tutti quelli che hanno l'energia elettrica. Ma cosa accadrà quindi per il pagamento arretrati canone Rai? Come spiega Il Giornale, dato che il canone Rai è una imposta, per giurisprudenza si può richiedere il pagamento dei 10 anni precedenti. Dopo un'eventuale accertamento della Guardia di Finanza, potrebbe essere comminata una sanzione amministrativa fino a 516,45 euro. Nelle prossime settimane dovrebbe essere fatta maggiore chiarezza.

Sul sito Aduc, ad un utente che domandava chiarimenti in merito, viene data questa risposta:

Teoricamente dovrebbe pagare anche per gli anni addietro, ma la Pubblica amministrazione dovrebbe dimostrare che anche durante quegli anni lei aveva un apparecchio atto o adattabile. Solitamente, si accontentano di far pagare il canone per il futuro. Ma se ad esempio ha un contratto con Sky o con un gestore di Adsl, ciò potrebbe permettere alla Rai di risalire alla sua morosità. Insomma, se ha un apparecchio atto o adattabile alla ricezione dei programmi televisivi, dovrà pagare il canone oppure contestarlo nei modi previsti dalla legge (ricorso alla commissione tributaria provinciale). Non pagare ed ignorare la espone a tutte le conseguenze di chi non paga il canone.