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La Galleria Regionale di Palazzo Abatellis di Palermo ospiterà dal mese di marzo un Baby Pit Stop UNICEF. Si tratta di una nuova area, segnalata anche all’esterno del Museo, accessibile anche a semplici passanti e turisti che ne abbiano la necessità. Cosa è e come funziona.

Il nuovo Baby Pit Stop di Palazzo Abatellis

Il nuovo spazio all’interno della Galleria Abatellis è riservato all‘allattamento e alla cura dei bambini. Vi potranno accedere anche semplici passanti e turisti che dovessero richiederlo. Rientra tra le iniziative dell’UNICEF per garantire quanto sancito dalla Convenzione dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

In particolare, l’articolo 24 tutela il diritto alla salute. Il Baby Pit Stop di Palazzo Abatellis si inserisce nell’ambito del Programma UNICEF “Ospedali & Comunità Amici dei Bambini”, per diffondere la cultura dell’allattamento al seno.

«Il punto di accoglienza presso il Museo Abatellis – spiega l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – realizza un ambiente tranquillizzante e rilassante di supporto alla mamma e al bambino che si nutrono della reciproca energia».

«Attraverso la realizzazione di un Baby Pit Stop all’interno della Galleria di Palazzo Abatellis, la Regione dota una propria struttura museale di un ambiente funzionale e riservato dove poter coniugare l’esperienza di apprezzamento dell’arte con quella dell’accudimento dei piccoli», aggiunge. Quindi, conclude: «Un’iniziativa importante per favorire la visita nei luoghi della cultura anche per le mamme e le famiglie».

Come funziona lo spazio per i la cura dei bimbi

Cosa ci sarà, dunque, all’interno del punto di accoglienza? Al pianterreno di Palazzo Abatellis, nell’area antistante i servizi igienici, ci sarà questo spazio delimitato e schermato. All’interno, una poltroncina per allattare e un fasciatoio.

«Le Scuderie del Quirinale e i musei del Polo universitario di Bologna sono i precedenti più noti in Italia di questa iniziativa tanto semplice quanto carica di significato», commenta la direttrice della Galleria Abatellis, Evelina De Castro.

E aggiunge: «I luoghi dell’arte sono luoghi di benessere emotivo, mentale e dunque fisico. Porsi di fronte ad opere d’arte fa bene e fa star bene. E trovare al museo uno spazio dedicato alla cura del bambino significa estendere e completare il benessere e il legame fra mamma e bambino con gesti intimi quotidiani, naturali e di sempre, che riconosciamo nelle madonne col Bambino di tanta pittura e scultura esposta nei nostri musei».

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