Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

I genitori di Victoria, la bimba di 13 mesi uccisa dai pitbull di famiglia in Lombardia (leggi qui) sono indagati con l'accusa di omicidio colposo insieme al nonno, che si trovava con la piccola al momento della tragedia. La dinamica non è ancora chiara: di sicuro la bambina era da sola in casa assieme al nonno. La piccola sarebbe uscita nel giardino della villetta, non si sa ancora se da sola o assieme al nonno, ed è stata azzannata per motivi ancora da capire dai due cani, poi abbattuti dai carabinieri.

Fino a lunedì l'unica persona iscritta nel registro degli indagati era proprio il nonno della bambina, che è rimasto ferito nel tentativo di salvarla ed è finito in ospedale sotto choc. Ma adesso i due genitori, il papà che era in Germania per lavoro e la madre che invece era da amici, si sono aggiunti agli indagati: la procura vuole capire se i genitori, tutori della piccola e proprietari dei due cani, abbiano fatto il possibile per impedire che gli animali provocassero danni a persone e cose. Nelle prossime ore i due potrebbero essere ascoltati dagli inquirenti, per la prima volta in veste di indagati.

Nel fascicolo aperto dalla procura risulta iscritto anche un veterinario. Per lui l'accusa è di omissione di atti d'ufficio: non avrebbe denunciato all'Agenzia per la tutela della salute di Brescia (l'ex Asl) una precedente aggressione dei due pitbull a un altro cane. I proprietari dell'animale ferito avrebbero prima presentato denuncia, ma poi l'avrebbero ritirata dopo un risarcimento in denaro. Il veterinario che aveva curato l'animale, però, avrebbe dovuto comunque segnalare l'episodio.