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Vigeva un clima di terrore dentro la casa di riposo lager scoperta a Castellammare del Golfo, nel Trapanese. A rivelarlo sono le intercettazioni al vaglio degli inquirenti. Il responsabile e l'amministratore unico della struttura, rispettivamente Matteo Cerni e Rosanna Galatioto, avrebbero creato quel clima di tensione e le due dipendenti Marianna Rizzo e Anna Maria Bosco non si sarebbero soltanto attenute agli ordini ricevuti dall'alto, ma ne avrebbero condiviso l'operato.

Gli anziani venivano insultati senza alcun motivo, alcuni di essi sarebbero stati privati degl cibo e dell'acqua, oppure sarebbero stati forzati a mangiare o ingoiare più velocemente. In altri casi gli anziani sarebbero stati paragonati ad animali da addestrare, come si evince dalle intercettazioni.

Una anziana di 90 anni veniva legata al letto giorno e notte e coperta con un piumone. La stessa donna è stata più volte strattonata e schiaffeggiata da due operatrici della casa di cura. In altri casi gli anziani venivano puniti e lavati con acqua fredda, perché non riuscivano a trattenere i propri bisogni e non erano indipendenti.