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Lontano dalle telecamere e dal clamore mediatico che si è creato intorno all'omicidio di Yara Gambirasio c'è Sotto il Monte, paese che confina con Mapello e comune di residenza di Massimo Bossetti, attualmente in carcere con l'accusa di averla uccisa.

La solidarietà della comunità che vive in questo centro ha permesso di raccogliere un po' di soldi, che sono stati dati alla famiglia del presunto assassino: le persone della zona lasciano nella parrocchia locale delle buste destinate alla moglie, Marita Comi, e ai tre figli. Lo racconta un articolo del Corriere della Sera.

Monsignor Claudio Dolcini ha spiegato al Corriere della Sera: "Non intendo quantificare questo fenomeno che comunque c'è e nasce da tutto il territorio. Chi viene in parrocchia per offrire un minimo di solidarietà economica non dice nulla sul processo in corso, lascia i soldi e basta. Non si tratta né di innocentisti né di colpevolisti, nel senso che io non chiedo nemmeno e non mi addendro in questi ragionamenti. La decisione sull'innocenza o la colpevolezza di Massimo spetta ai giudici del tribunale di Bergamo, ma in parrocchia certe dinamiche non entrano: questo è solo un esempio di carità cristiana".