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Ciccio Liberto, il calzolaio dei piloti della Formula 1, va in pensione. L’artigiano siciliano, vera e propria istituzione con la sua bottega di Cefalù, abbassa la saracinesca del suo negozio. Le sue avventure, però, non finiscono certo qui: «Non pensate a me con tristezza – scrive nel post -, sappiate che sono un uomo felice perché ho realizzato il mio sogno: entrare a fra parte del mondo delle corse, quello che ho sempre amato».

Ciccio Liberto di Cefalù va in pensione

La rivoluzione delle calzature per il mondo della Formula 1 è stata Made in Sicily. Ha portato la firma di Ciccio Liberto, artigiano oggi ultraottantenne, che con la sua bottega di Cefalù (Palermo), è stato un punto di riferimento per esperti e appassionati di automobilismo. Adesso il mitico “Ciccio Shoes” ha deciso di andare in pensione, ma senza alcun rimpianto. «Ho realizzato il mio sogno», ha scritto in un lungo post. La sua è una storia straordinaria.

Il calzolaio siciliano ha inventato il modello di scarpa più amato dai grandi piloti della Formula 1. I più grandi hanno portato le sue calzature: Kinnunen, Larrousse. Maglioli, Merzario, Muller, Munari, Regazzoni, Stommlen, Mario Andretti, Emerson Fittipaldi, Jacques Laffite e Niki Lauda, tanto per citarne alcuni. Il pilota Ignazio Giunti lo ha guidato nello studio della scarpa ideale per i piloti.

È lo stesso Liberto a fare un piccolo “riassunto” delle sue avventure: «Conoscere e diventare amico di tanti piloti – confessa -, diventare un fornitore della Scuderia Ferrari, e persino raggiungere una certa notorietà in tutto il mondo. Ricevere così tanti attestati di stima, interviste, riconoscimenti, premi, vedere le mie creazioni esposte in tanti prestigiosi musei, lavorare per Hollywood, recitare in una pubblicità della Porsche a me dedicata».

Le scarpe della Formula 1 Made in Cefalù

Quando Ciccio Liberto ha realizzato le sue prime calzature, sono diventate un vero e proprio oggetto di culto. I piloti, che fino ad allora non avevano avuto calzature ad hoc, le hanno subito volute. Così è diventato fornitore ufficiale di scarpe da corsa. Tra gli anni Settanta e Ottanta, le portavano i piloti della Ferrari. Nel ’77 il celebre Clay Regazzoni indossava le Racing Shoes basse, in pelle color rosso fragola.

«Sono pronto a calarmi in nuove avventure – annuncia Ciccio -, vi dirò che qualcosa sta nascendo, per consentire a tutti gli appassionati di oggi e di domani di conoscere la storia di un umile artigiano che un giorno inventò le scarpe da corsa. Perciò, restiamo in contatto. Vi voglio bene. Vostro Ciccio di Cefalù».

Tanti i messaggi carichi di affetto per il mitico artigiano siciliano. Molti hanno accolto con tristezza la notizia, se non altro perché si tratta di un vero e proprio pezzo di storia di Cefalù. «Viene il nodo alla gola», scrive un utente. Un altro aggiunge: «Le tue scarpe da noi sono conservate come le migliori reliquie». E ancora, c’è chi riconosce che è il momento, per Ciccio Shoes, di riposarsi un po’, dopo tutte le sue imprese: «Giusto e meritato riposo per una persona che ha portato la Sicilia nel mondo».

Che la saracinesca sia abbassata o meno, poco cambia. Ciccio Liberto ha conquistato un posto nel cuore di appassionati, curiosi ed esperti. Come ha anticipato, non ha alcuna intenzione di fermarsi ed è davvero tanta la curiosità su questo straordinario artigiano siciliano, artefice di una vera rivoluzione. Non resta che attendere, per conoscere cosa ha in servo per noi.

 

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