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CINISI (PALERMO) – Da domani, giovedì 4 maggio, il casolare dove venne ucciso Peppino Impastato sarà aperto al pubblico. In occasione del 39esimo anniversario dell’omicidio, l’assessore regionale dei Beni Culturali Carlo Vermiglio, il dirigente generale del dipartimento Gaetano Pennino, la proprietaria della struttura Luisa Venuti e il comune di Cinisi hanno firmato un accordo, come scrive il sito “PalermoToday”. All’incontro ha partecipato anche Giovanni Impastato, il fratello del militante ucciso.

Già domani il corpo forestale si è messo a disposizione dell’assessorato per dare inizio all’intervento di pulizia. L’edificio resterà aperto almeno fino al 9 maggio. Sono molto soddisfatto dell’accordo raggiunto, un punto di partenza importante per arrivare all’obiettivo che ci prefigiamo da tempo, l’esproprio del casolare“, ha spiegato Giovanni Impastato. Ad accogliere i visitatori che si recheranno sul posto per visitare il luogo, dichiarato di interesse culturale, “ci sarà un presidio della polizia, dei vigili e qualche rappresentante dell’assessorato“.

Il 9 maggio alle 10 nel casolare è previsto un presidio durante il quale la consulta giovanile di Polizzi Generosa farà un intervento dal  titolo “D come Peppino”. Il casolare è chiuso dal 2015. Da allora tantissimi sono stati gli appelli per restituire alla collettività il luogo, di proprietà privata, ma non sono serviti a nulla. Oltre alla famiglia Impastato, si sono mobilitati anche l’ex premier Matteo Renzi e il ministro Orlando.