Si è spenta a 87 anni Claudia Cardinale, icona del cinema mondiale. Le sue radici affondavano in Sicilia, terra che ha segnato in modo profondo la sua carriera e la sua vita.
Le origini siciliane di una diva internazionale
Era nata a Tunisi, ma Claudia Cardinale portava la Sicilia nel cuore e nel sangue. La madre, Yolanda Greco, era di Trapani; il padre, Francesco, proveniva da una famiglia di Isola delle Femmine, nel Palermitano. Quell’isola, che ha dato tanto al cinema e alla cultura, non le regalò soltanto le origini: fu proprio in Sicilia che l’attrice trovò alcuni dei momenti più significativi della sua carriera.
Dal Gattopardo a I soliti ignoti: il legame con l’isola
Il legame con la Sicilia non si esaurisce con il celebre film di Luchino Visconti, “Il Gattopardo”, che resta una delle interpretazioni più iconiche della sua carriera. Prima ancora, Cardinale aveva interpretato la siciliana Carmelina Nicosia in “I soliti ignoti” di Mario Monicelli, la sua prima parte accreditata.

E sempre la Sicilia ha accolto l’ultima sua apparizione sul grande schermo, con il docufilm “Siciliani d’Africa” di Marcello Bivona. Un cerchio che si chiude, come se la sua carriera fosse racchiusa in un abbraccio tra Tunisi e l’isola che le apparteneva per sangue e identità.
Un riconoscimento diffuso: cittadinanze onorarie e affetto
Tre Comuni siciliani hanno voluto celebrare questo legame conferendole la cittadinanza onoraria: Isola delle Femmine, Favignana e Palma di Montechiaro. Non un atto formale, ma il segno di un affetto autentico, che univa la diva internazionale alla sua terra d’origine.
Una carriera straordinaria e premi indimenticabili
In oltre 150 film, Claudia Cardinale ha attraversato generi, stili e continenti. Ha vinto tre David di Donatello, tre Nastri d’Argento, il Leone d’oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1993 e il David alla carriera nel 1997. Il mondo la ricorderà come una delle attrici più celebri del cinema italiano, ma la Sicilia continuerà a sentirla come una sua figlia, indimenticabile e amata. Foto: Depositphotos.com.
