Cubburo, l’antica casa dei pastori siciliani

Cosa è il Cubburo?

  • Scopriamo insieme un antico edificio della Sicilia, testimonianza di epoche passate.
  • Se ne trovano esempi in particolare nella zona dei Nebrodi.
  • Si costruivano anticamente nelle zone destinate a pascolo.

Esiste una Sicilia antica, le cui tracce possono essere notate soltanto dagli occhi più esperti. Quella Sicilia si rivela quasi per caso, ma ha davvero tanto da raccontarci. Oggi conosciamo più da vicino un particolare tipo di costruzione che ci porta indietro nel tempo e ricorda altre architetture tradizionali. Il cùbburo è diffuso in particolare nella zona dei Nebrodi. Chiamato anche casotto, capanno a thòlos, cubo o cuba, veniva anticamente costruito nelle zone destinate a pascolo ed era utilizzato per il ricovero dei pastori. Si trovano esempi nei comuni di Montalbano Elicona, San Piero Patti, Raccuja, Floresta, Roccella Valdemone, Tripi.

Il nome “Cubburo” deriva dal latino “cubescere”, ovvero dormire in posizione raccolta. In età megalitica, le sepolture avvenivano con la posa di un dolmen. A causa delle difficoltà nella realizzazione di questo tipo di sepoltura, si iniziò a tumulare i defunti sotto un semplice cumulo di pietre. In seguito, si iniziò a costruire tombe a tholos, con il vantaggio di non far gravare il peso dei ciottoli sulla salma. Inoltre, queste strutture erano di semplice costruzione ed era facile reperire i materiali occorrenti. Questo tipo di edificio fu successivamente utilizzato per altri scopi e quindi anche con finalità di rifugio

La struttura

Questo tipo di costruzione ricorda molto i nuraghi della Sardegna o i trulli pugliesi. Oltre ad essere architettonicamente simile, era costruito con le stesse finalità dei dammusi siciliani. Si trovava di solito a ridosso di un muretto a secco o di un riparo naturale, su terreni con leggere pendenze. La costruzione non richiedeva impiego di malta, ma solo di pietre a secco. La struttura architettonica è a pianta circolare. A partire dalla base, i blocchi di pietra sono disposti in modo concentrico, in modo che ogni fila sostenga quella superiore. Si termina con una pseudocupola, che assunse una forma simile ad una spirale durante la dominazione araba.

Leggi anche

Cosa vedere a Montalbano Elicona, un borgo da favola

L’ingresso, costituito da una porta con sistema trilitico, è generalmente slargato verso l’esterno. In qualche caso, si presenta basso e stretto. La struttura è di altezza variabile. I primi erano di dimensioni ridotte, ma con il passare del tempo furono costruiti ripari più grandi a scopo abitativo. Attraverso i secoli, si modificarono, in parte, le tecniche costruttive, ma la struttura restò molto simile a quella iniziale.La costruzione era solida e capace di resistere ad intemperie, incendi o altre calamità. Furono edificati già nell’età megalitica, ma utilizzati e costruiti fino ai primi anni del Novecento.

Foto: Filippo Accordino

Redazione