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Davide Guarino è il postino di Lipari ed è lui a raccontare questa meravigliosa isola in un servizio del TGR Sicilia. È nato e cresciuto qui, quindi conosce perfettamente tutti i luoghi: un requisito importantissimo per il suo lavoro, grazie al quale può raggiungere angoli preziosi e ammirare paesaggi speciali.

Davide, il postino di Lipari

“Ciao, sono Davide, il portalettere”: la voce squillante e il sorriso per una consegna in una villetta delle più grandi delle Isole Eolie, Lipari. Il protagonista del servizio del TGR Sicilia della Rai, un po’ come nel celebre film con Massimo Troisi (girato a Salina), è il postino.

Per fare questo lavoro, bisogna conoscere bene ogni centimetro dei luoghi e Davide Guarino li conosce bene. A Lipari ci è nato, quindi gli capita spesso di fare da cicerone ai turisti. San Salvatore, ad esempio, nelle zona dell’osservatorio, è una delle zone di consegna da cui si ammira un panorama bellissimo.

Gli capita, ovviamente, di consegnare di tutto, perché gran parte del commercio passa oggi online. Così racconta che gli capita anche di effettuare una consegna su una barca o sulla punta sperduta di una montagna. D’estate arrivano turisti e diportisti, che danno molto da fare.

L’isola vista dagli occhi di un portalettere, non perde un briciolo del suo fascino ma, anzi, ne acquisisce uno nuovo e inedito. Come capita nelle piccole comunità, anche l’ufficio postale ha finito per essere punto di ritrovo e tappa per i visitatori più curiosi.

“Mi ritengo molto fortunato a lavorare in questa isola delle Eolie dove sono nato – racconta Davide Guarino a TG Poste – e, spesso, quando ci sono i turisti, mi trasformo anche in cicerone“. Il postino di Lipari percorre abitualmente diversi luoghi carichi di fascino per la consegna della posta, come il santuario della Madonna della Catena, che si affaccia sulle isole di Salina, Filicudi e Alicudi.

Lavoro da 15 anni per Poste Italiane, oggi sono cambiate tante cose. Ci sono per esempio molti più abitanti, la mole di lavoro è aumentata. A volte capita di dover consegnare sulle barche o sulla punta sperduta di una montagna” conclude. Tra una consegna e l’altra, non appena si sale, c’è ancora più soddisfazione a godere del paesaggio.

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