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Sono molti meno i ricorsi degli automobilisti in seguito alle multe per eccesso di velocità accertate con autovelox e tutor. Da marzo le opposizioni presentate sono diminuite dell'80%, come riporta il quotidiano "Il Giorno". Dietro tutto questo in prima battuta c'è il fatto dall'aprile 2015, con una sentenza della Corte Costituzionale, sono diventate obbligatorie le prove della taratura e delle verifiche periodiche sugli strumenti.

Un mese fa, poi, è stata emanata una circolare del ministero dell'Interno che dà attuazione al decreto Delrio necessario per adeguarsi alle indicazioni dei giudici costituzionali. Insomma, gli autovelox potrebbero essere spenti poiché non a norma. Tesi confermata dall'avvocato Luigi Vingiani, segretario nazionale della Confederazione giudici di Pace, secondo il quale le ragioni del crollo non risiedono nella modifica dei comportamenti degli automobilisti.

"Mi piacerebbe fosse così ma non è realistico. Forse si sarà valutato di accendere di meno le macchine o di non elevare le contravvenzioni in attesa dei chiarimenti della circolare", fa notare proprio Vingiani. E dietro al fatto che gli autovelox sono spenti non ci sono soltanto le recenti circolari, ma anche e soprattutto il fatto che il costo di funzionamento è molto elevato.