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La Chiesa Madre di Sambuca di Sicilia, simbolo di una ricostruzione del territorio che per molti aspetti è ancora incompiuta, viene riaperta dopo oltre mezzo secolo dal terremoto che nel 1968 devastò la Valle del Belice.

Si tratta di un vero e proprio gioiello architettonico, che riaprirà sabato 26 gennaio, alle ore 17, con una messa solenne concelebrata dall’arcivescovo di Agrigento, il cardinale Francesco Montenegro.

L’edificio, chiamato affettuosamente Madrice, porta ancora le ferite del terremoto ma, grazie a uno stralcio funzionale degli ultimi fondi previsti per il Belice, il Comune è riuscito a bandire una gara d’appalto.

Così si è intervenuti per il rifacimento del pavimento, il recupero dell’altare maggiore dove è stato collocato un grande blocco in pietra, e alcuni interventi di consolidamento del tetto.

“Dopo cinquant’anni di attesa riusciamo finalmente a riaprire la Matrice”, commentano con soddisfazione il sindaco di Sambuca Leo Ciaccio e il vicesindaco e assessore alla Cultura Giuseppe Cacioppo. “Per il restauro totale della Basilica – aggiungono – saranno ancora necessari altri interventi, ma intanto un monumento che rappresenta il simbolo stesso della nostra comunità potrà finalmente essere reso fruibile”.

In questi giorni il Comune di Sambuca di Sicilia è stato tempestato di telefonate, in seguito a un servizio della Cnn relativo alla vendita di case a 1 euro (per saperne di più, leggi qui). La riapertura della Chiesa Madre rappresenta indubbiamente un momento importante per la vita del borgo, che conferma ulteriormente la sua attrattività.

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