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Due nigeriani di 26 e 27 anni, Jeremiah Omomoh a Ahmed Shaban, sono stati arrestati dopo l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Foggia. L'accusa, spiega la questura della città pugliese, è di violenza sessuale di gruppo ai danni di una connazionale. L'arresto di Omomoh è avvenuto nella "pista" del Cara di Borgo Mezzanone. Per Shaban le porte del carcere si sono invece aperte a Lecce, dove è stato ritracciato dalla squadra mobile della città salentina. Entrambi vivono nella baraccopoli sorta a pochi passi dal centro di accoglienza per richiedenti asilo.

L'accusa riguarda una violenza sessuale che i due arrestati avrebbero commesso su una connazionale arrivata in Italia via mare nel maggio scorso. Dopo un breve periodo in un Cas di Torino, la giovane era andata a Borgo Mezzanone facendo perdere le sue tracce. E qui è finita nelle mani dei criminali sfruttatori della prostituzione. Per mesi ha venduto il suo corpo a clienti disposti a pagare soldi in cambio di sesso. Poi ha deciso di smettere.

Il 4 settembre, però, il 27enne nigeriano l'aveva avvicinata, proponendole di consumare un rapporto sessuale e di diventare la sua protetta nel campo della prostituzione. Al suo rifiuto è scattata la violenza. Insieme a Omomoh l'ha afferrata, l'ha denudata e poi l'ha stuprata. Mentre la ragazza cercava di divincolarsi, Ahmed l'ha presa per il collo, l'ha riempita di schiaffi e pugni e con una mano intorno al collo l'ha soffocata facendole perdere i sensi. La vittima, trasportata al pronto soccorso, era stata poi ricoverata presso il reparto di neurochirurgia ospedaliera.