È morto, stroncato da un infarto, Stefano Ganci, ritenuto uno dei fedelissimi di Totò Riina. Stava scontando l’ergastolo nel carcere di Parma. Capo del mandamento Noce, era stato condannato a vita per gli omicidi di Rocco Chinnici e Ninni Cassarà, ma anche nell’ambito dell’operazione Perseo, maxi blitx che portà in carcere 98 persone, tra boss e gregari, con le accuse di mafia, estorsione e traffico di droga.
La Procura, come da prassi, ha disposto l’autopsia per fugare ogni dubbio sulle cause della morte. Il questore di Palermo Renato Cortese ha disposto che dopo il ritorno della salma in Sicilia venga vietato il funerale pubblico del boss.
