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Preservare e promuovere la tradizione enogastronomica siciliana, creando un ecosistema capace di valorizzare le specialità del territorio, dalla pasta al vino fino al pesce. È questo l’obiettivo del convegno “Le eccellenze dell’enogastronomia siciliana”, che si è svolto ieri, martedì 12 dicembre, a Casteldaccia, in provincia di Palermo, presso la rinomata cantina Duca di Salaparuta, pronta a festeggiare il suo bicentenario il prossimo anno.

Al centro dell’evento, organizzato dal Comune di Casteldaccia in collaborazione con Regione Siciliana, Confindustria Sicilia, Camera di Commercio di Palermo ed Enna, Gal Metropoli Est, Gac Golfo di Termini Imerese, il dibattito sulle nuove sfide per la Sicilia e la necessità di creare un’Associazione di Intenti tra imprenditori e istituzioni, in vista del 2025, quando l’isola sarà eletta “Regione Gastronomica Europea” dell’anno.

Tra i protagonisti della giornata le principali istituzioni e le imprese agroalimentari del territorio, tra cui il pastificio artigianale Donna Itriya e Blu Ocean, azienda leader nella lavorazione e trasformazione del pesce, che hanno animato il confronto con le istituzioni regionali sul futuro di un territorio fortemente vocato alle produzioni agroalimentari come quello siciliano.

L’intento è quello di dare vita a uno strumento di governance, sostenuto da imprese locali e istituzioni, che possa restituire attrattività al territorio e ragionare insieme sulle possibili prospettive di sviluppo.

L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo da Giovanni Di Giacinto, sindaco di Casteldaccia: “Da parte nostra lo strumento scelto per attrarre nuove risorse e coperture economiche sarà quello dell’Associazione di intenti. Occorre costruire un tavolo di regia per lo sviluppo economico di questo territorio a partire dal lavoro degli imprenditori virtuosi dell’agroalimentare che qui a Casteldaccia sono molti e a cui le istituzioni, in primis il Comune, devono offrire sostegno e servizi. La promozione del nostro territorio come distretto agroalimentare può essere un grande volano di crescita economica”.

La sfida: fare rete e raccontare l’eccellenza made in Sicily

La volontà è quella di arrivare preparati alla sfida che nel 2025 renderà protagonista il settore agroalimentare siciliano. La Sicilia sarà, infatti, come ha sottolineato il vicepresidente della Regione Siciliana Luca Sammartino, “Regione Gastronomica Europea” dell’anno, “la prima regione in Italia ad ottenere questo importante riconoscimento internazionale assegnato dall’International Institute of gastronomy, culture, arts and tourism (Igcat). Un grande risultato che ci mette davanti a molte sfide e ci spingerà a raccontare al meglio i nostri territori e le nostre eccellenze. Abbiamo già pronto un finanziamento per un calendario di eventi per il biennio 2024-2025 che andranno sviluppati insieme a sindaci e ai territori”.

In quest’ottica Salvatore Lo Monaco, promotore dell’iniziativa e general manager del pastificio Donna itriya, ha ribadito l’importanza di fare rete per rilanciare l’area e le produzioni locali: “Vogliamo poter celebrare il nostro territorio promuovendo sinergie con gli altri imprenditori agroalimentari che operano a Casteldaccia. Crediamo nella forte attrattività che l’eccellenza agroalimentare siciliana ha nel mondo, sia sui mercati consumers che come ricaduta turistica. Questo territorio vanta una storia millenaria in tal senso, che noi, con orgoglio, abbiamo cercato di riportare in luce a partire dall’originaria arte pastaia di questo litorale. Con il nostro brand, abbiamo l’onore di veicolare questa storia millenaria, patrimonio identitario e culturale che inorgoglisce la nostra terra, con l’obiettivo di realizzare un prodotto che celebri il rispetto della tradizione artigianale con l’impiego dei più innovativi processi produttivi. Il risultato è un’eccellenza enogastronomica interamente made in Sicily”.

Lavorare insieme per la creazione di un marchio d’origine

Per Alessandro Albanese, presidente della Camera di Commercio Sicilia e presidente Confindustria Sicilia: “occorre lavorare allo sviluppo di un marchio d’origine riconoscibile per questo territorio che ne attesti l’eccellenza delle sue produzioni agroalimentari”.

Un’idea accolta positivamente anche da Antonino Lo Coco, direttore generale Blu Ocean che ha posto l’accento sulla necessità di creare le giuste sinergie: “Lo sviluppo si fa tutti insieme. È fondamentale imparare a fare rete, sia in maniera trasversale tra più categorie di prodotto, sia tra competitor. A volte ci lasciamo trasportare dagli individualismi invece la creazione di un marchio o di una filiera certificata è un successo e un’opportunità di sviluppo per tutti. Solo così si possono creare le condizioni favorevoli per arrivare sui mercati esteri.”

“Lavorare in modo coeso tra istituzioni e imprenditori deve essere il nostro obiettivo – ha affermato Annibale Chiriaco, presidente Sicindustria (sezione agroalimentare). Nella sola provincia di Palermo – prosegue – negli anni si è registrata la chiusura di 186 pastifici, prima questa costa era un hub produttivo importantissimo per la pasta. Bisogna fare sistema e puntare sui giovani imprenditori per ridare vitalità al comparto agroalimentare del territorio.”

“Occorre sviluppare tutte le opportunità che abbiamo a disposizione per fare crescere la nostra economia. Il settore agroalimentare è una voce estremamente importante. Stiamo cercando di offrire un ambiente favorevole per le imprese, bisogna andare alla stessa velocità del mondo produttivo e assicurare gli strumenti e i servizi necessari alla crescita imprenditoriale in primis attraverso lo strumento della ZES, la nostra zona economica speciale, ha concluso, infine, l’assessore regionale alle Attività Produttive Edy Tamayo.

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