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Emissioni nocive di gas a Vulcano, l’isola delle Eolie continua a essere costantemente monitorata. Quali sono gli ultimi aggiornamenti dopo la riunione del Comitato per il coordinamento delle misure per la tutela della salute e l’incolumità pubblica, convocata dal presidente Nello Musumeci.

Cosa sta succedendo a Vulcano

I valori delle emissioni nocive negli ultimi due mesi, secondo Arpa e Ingv, risultano stabili ma sempre anomali. La situazione non è peggiorata, ma non bisogna abbassare l’attenzione, soprattutto in previsione dell’avvio della stagione estiva. Per alcune zone, comunque, le prescrizioni adottate con le precedenti ordinanze potranno essere mitigate.

Sono queste le conclusioni cui è giunto il Comitato chiamato ad attuare prevenzione e monitoraggio dei gas nocivi a Vulcano, nelle Isole Eolie. L’incontro è stato convocato dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in qualità di commissario delegato.

Hanno partecipato anche il dirigente generale del dipartimento regionale della Protezione civile Salvo Cocina, il sindaco di Lipari Marco Giorgianni, il viceprefetto di Messina Francesco Milio, oltre ai rappresentanti dell’Asp, dei Vigili del fuoco, dell’Arpa Sicilia, dell’Ingv, del dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’assessorato regionale alla Salute, dell’Istituto superiore di sanità e della comunità di Vulcano.

«I tecnici ci dicono che la situazione è stazionaria, ma dobbiamo essere pronti a qualsiasi tipo di emergenza, nel caso in cui i valori dovessero tornare a salire, come avvenuto nel periodo di maggiore crisi. Dobbiamo neutralizzare la sensazione di “abbandono” che cittadini e operatori turistici manifestano. Per questo motivo dobbiamo accelerare sulla realizzazione della Rete dei sensori di rilevamento dei gas nocivi per potenziare ancora di più il monitoraggio del fenomeno».

Musumeci: «Rendere l’isola fruibile dal punto di vista della sicurezza»

Altro argomento affrontato è stato quello della vigilanza. «Dobbiamo rendere l’isola – ha detto il presidente della Regione – fruibile dal punto di vista della sicurezza. Chiederò al ministro dell’Interno e al prefetto di Messina la possibilità di predisporre un adeguato presidio di uomini in divisa, che siano da deterrente nei confronti di coloro che si avvicinano alle zone interdette, soprattutto per l’estate».

Nel frattempo, la Protezione civile regionale ha provveduto a collocare la segnaletica necessaria e quella nazionale a organizzare un’esercitazione con le prove di evacuazione dall’isola, che hanno visto il fattivo coinvolgimento della popolazione e dei volontari.

Musumeci ha annunciato anche che, subito dopo l’approvazione del Bilancio, la Regione varerà una campagna di comunicazione per promuovere le isole minori, con particolare attenzione proprio a Vulcano.

Una decisione per “compensare” l’apprensione degli operatori turistici che si attendono anche per quest’anno prenotazioni di quanti amano godere la suggestione che offre l’Isoletta.

Le aree “off-limits” di Vulcano

Alla luce dell’attuale situazione, nelle nuove ordinanze che il sindaco di Lipari si appresta a varare, con il parere favorevole del Comitato, continuano a restare precluse le aree limitrofe al cratere, al laghetto naturale dei fanghi termali e alla spiaggia dei Faraglioni, dove l’attività dei fumaroli è ancora intensa. Saranno, invece, alleggerite le misure nell’area delle cosiddette “Case Lombardo”.

«Quello che ci conforta – ha detto il sindaco Giorgianni – è l’assenza di qualsiasi ricorso di pazienti alla Guardia medica o ai medici di famiglia per malori legati all’emissione dei gas. Nelle poche volte che i valori sono stati fuori dalla norma, inoltre, abbiamo accertato la presenza di venti predominanti in quelle zone e comunque il Comune ha effettuato una regolare attività di informazione alla popolazione affinché fosse sempre coinvolta».

«Serve prudenza – ha concluso il presidente Nello Musumeci – ma sono certo che sarà un’estate intensa sul piano turistico ed economico».

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