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L’Ex Manifattura Tabacchi di Palermo è un luogo carico di storia. Si tratta di un importante esempio di archeologia industriale, sorto intorno il 1880 sulle ceneri di un ospedaletto creato del Seicento.

All’interno lavoravano per la maggior parte donne. In una lettera conservata all’Archivio di Stato di Palermo, si legge: “Presso la Manifattura dei Tabacchi attualmente lavorano 688 donne tutte superiori agli anni 29 poche nubili e la maggior parte maritate o vedove, delle quali 634 a cottimo e con un guadagno medio giornaliero di lire 1,65 con la mercede media giornaliera di lire 1,59. L’orario di lavoro è quello stabilito dal regolamento e non eccede le 8 ore al giorno”.

Si trattava di uno stabilimento di grande importanza, situato in una posizione strategica. In Sicilia arrivavano via mare le materie prime, che venivano così lavorate in tempi brevi. L’Ex Manifattura Tabacchi di Palermo si trova in via Simone Gulì, nel quartiere dell’Acquasanta.

Al suo interno si produceva anche l’energia e le attrezzature venivano sostituite man mano che le tecnologie si evolvevano. Divenne per anni uno dei simboli della produttività, con la ciminiera ben visibile.

Dopo la seconda guerra mondiale, con il boom economico, crebbe moltissimo. Vennero aggiunti altri edifici, mentre altri vennero abbattuti. La chiusura avvenne nel 2001, a causa della crisi generale del settore. Al suo interno il tempo sembra essersi fermato. Nel 2018, in occasione della manifestazione Le Vie dei Tesori, sono state organizzate visite guidate.

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