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Sono iniziati oggi, giovedì 3 marzo, i lavori per lo scavo della Galleria Cefalù, la più estesa delle tre gallerie per il raddoppio del tratto ferroviario Cefalù-Ogliastrillo-Castelbuono, sulla linea Palermo-Messina.

La galleria per il raddoppio Cefalù-Castelbuono

«Questa è la Sicilia a cui lavoriamo», ha detto Marco Falcone, assessore alle Infrastrutture della Regione Siciliana. «Opere che avanzano, innovazione e infrastrutture dove prima era tutto fermo. A Cefalù via libera allo scavo del raddoppio ferroviario fino a Castelbuono», ha aggiunto.

Quindi ha spiegato: «Abbiamo azionato oggi la maxi Tbm (tunnel boring machine) giunta dalla Cina, ovvero la “talpa” ribattezzata Margherita. La nuova linea Palermo-Messina era nella palude: l’abbiamo riavviata dialogando con le comunità locali, con l’impresa e in sinergia con Rfi». «Finalmente – ha concluso Falcone – la Regione Siciliana può porsi alla pari con le grandi aziende statali. Mandiamo avanti un cantiere da oltre 370 milioni, la nostra Isola si rialza passo dopo passo».

Il nuovo tracciato

Il nuovo tracciato, della lunghezza complessiva di 12,3 chilometri, a doppio binario e quasi interamente sotterraneo, si snoda completamente in variante rispetto alla vecchia sede ferroviaria.

Con il completamento della tratta Ogliastrillo-Castelbuono, come estensione della Palermo-Punta Raisi (già in esercizio), si punta a incrementare la potenzialità del servizio di trasporto afferente al nodo ferroviario di Palermo. Sarà anche un modo per potenziare il collegamento del polo turistico di Cefalù con Punta Raisi.

Oggi la messa in funzione della fresa “Margherita”: eseguirà lo scavo e il rivestimento degli oltre 13 chilometri che compongono i due tunnel paralleli della Galleria Cefalù. Lunga 140 metri, con un peso totale di oltre 1.500 tonnellate, ha una potenza totale di 5,6 MW, pari a circa 8 motori di Formula 1.

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