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Anche se da Fiorello, il cui nome completo è Rosario Tindaro Fiorello, ci si può aspettare di tutto, nessuno immaginava che il suo ‘Viva Rai 2′ potesse raggiungere risultati simili: il programma dell’anchorman siciliano, infatti, è seguito da quasi 900 mila spettatori. Merito suo e del pubblico alle sue spalle con cui si è creata una intesa perfetta.

Viva Rai 2, il nuovo format di Fiorello che piace ad un pubblico eterogeneo

Martedì, 14 febbraio, oltre che San Valentino è stato il giorno del super record di Rosario Tindaro Fiorello.  Il suo “mattin show” infatti ha registrato la media di 876.000 telespettatori (18,1 per cento di share) incollati su Viva Rai2.

Fiorello con i baffi

Fiorello con i baffi

Fiorello incredulo dinanzi ai risultati raggiunti

E dire che Fiorello durante la conferenza stampa di presentazione del suo programma aveva detto “Scordatevi che a quell’ora io possa raggiungere il 6,7 per cento di share: è tecnicamente impossibile”. Ed, in effetti, non aveva torto dal momento che in quella fascia oraria, prima c’era  praticamente il deserto, ora invece, con quasi il 35 per cento di share globale, la Rai ha conquistato la leadership di ascolti e, anche, un bel po’ di denaro vista la gara di grossi inserzionisti pubblicitari ad accaparrarsi uno spazio nell’ormai celeberrimo “golden minute”, durante il quale Fiore invoca la  ‘tremenda maledizione Maya’ contro chi cambia canale.

Il Dopo Festival di Fiorello

I sentori di questo enorme successo si erano già avuti  durante la settimana di Sanremo 2023  quando Fiore ha intrattenuto, con Viva Rai2 in onda su Rai1, i telespettatori sonnecchianti dopo il Festival di Sanremo 2023 ma non ancora abbastanza da andare a dormire, con il suo  “dopo festival” il cui format assolutamente irriverente e fuori dalle righe in tipico stile ‘fiorelliano’ ha incollato allo schermo milioni di telespettatori.

Gli ingredienti del successo di Viva Rai 2

Volendo provare ad individuare gli ‘ingredienti’ dell’ennesimo grande successo del mattatore siculo sicuramente notiamo la diversità di ogni puntata sebbene lo  schema del programma sia ogni giorno uguale. Inoltre la noia è bandita grazie alla perfetta alchimia tra Fiorello, Fabrizio Biggio e Mauro Casciari, attorniati da altrettanto perfetti personaggi di contorno, da Ruggero, il canterino pensionato di cittadinanza, a Serena Ionta, in arte Serenapocaiontas, la ragazza con l’ukulele, passando per l’inviato molto speciale, Gabriele Vagnato, giovanissimo comico e creator nato ad Asti, ma cresciuto a Catanzaro; perfetto anche  il mix di tormentoni, karaoke, balletti, battute fulminanti, collegamenti estemporanei, ospitate di pura eccezione.

Viva Rai 2, un format che piace a tutti: i dati Auditel

Il  vero segreto di Fiorello  però è che  piace a tutti, anziani e giovani, da nord a sud. Lo dicono i soliti dati delle rivelazioni statistiche Auditel sui telespettatori: le donne, col 14,66 per cento di share, contro il 12,37 dei maschi, sono in maggioranza; età media 55-64, col 22,4 per cento, al primo posto, ma la fascia 15-34, col 20 per cento, si piazza al secondo posto; niente male anche gli over 65, con un lusinghiero 13 per cento. Il 22,3 per cento di share per i laureati, il 20 per cento per quelli con diploma di scuola media superiore. Col 21 per cento, la Sicilia è al primo posto per numero di aficionados del mattatore, nato a Catania; segue l’Emilia Romagna col 19, la Lombardia col 15,5, l’Abruzzo col 15,3 per cento.

Fiorello con i baf

Fiorello

Cosa succederà a Giugno?

Non resta che chiedersi cosa accadrà a giugno quando  finirà l’esperienza di Viva Rai2. Visti i numeri non c’è da meravigliarsi se molti  già avanzano la proposta di  mettere a frutto il grande talento dello showman catanese dandogli una bella e meritata poltrona da mega dirigente ai piani altissimi di Viale Mazzini.

Carlo Fuortes, Amministratore Delegato Rai: “Cercheremo un mix di nuovi linguaggi”

“Con questi dati, il nostro impegno per il rilancio della seconda rete  trova un primo, importante risultato. Proseguiremo su questa strada con un mix di nuovi linguaggi, di registri narrativi diversi e di grandi professionalità, a partire da quella di un “mattatore” come Fiorello, passando per la ‘freschezza’ di Alessia Marcuzzi e Cattelan. Un successo ‘giovane’ confermato anche dall’altissimo numero di interazioni social con i programmi” ha commentato l’Amministratore Delegato Rai, Carlo Fuortes. 

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