Fiorello ha chiuso alla grande il 2023, con un’intervista andata in onda su Rai1, “Stasera parlo io“. Lo showman siciliano ha aperto le porte della sua casa, per una interessante chiacchierata con il direttore del Tg1, Gian Marco Chiocci: “Dopo il Papa, intervista me!”, ha esordito scherzando.
Il programma ha fatto registrare uno share del 25,4% con 4 milioni 682mila telespettatori, come reso noto da un comunicato della Rai. “Un dato di ascolto incredibile – ha commentato l’ad, Roberto Sergio – un omaggio doveroso del Tg1 a Fiorello che nel 2023 con il suo ”mattin show’‘ è entrato nelle abitudini degli italiani, per un risveglio all’insegna dell’allegria, della leggerezza e dell’intrattenimento intelligente. Una bellissima pagina per il servizio pubblico che in questi giorni di festa ha continuato a far registrare ascolti importanti rivolgendosi a tutte le fasce di età, dimostrazione chiara che tentare la strada dell’innovazione unita all’inclusività alla fine risulta vincente”.
L’intervista ha regalato al pubblico un ritratto inedito e profondo: “Nonostante i miei 40 anni di carriera – ha detto Fiorello – io temo sempre le interviste, penso di essere banale, non adeguato o di dire sempre le stesse cose. Mentre l’intervistatore mi pone la domanda, io già mi scervello sul come rispondere, anche perché oggi, con il politicamente corretto, tutto diventa più difficile, devi misurare le parole”.
Sul rapporto di lavoro e amicizia con Amadeus, che è valso al duo il soprannome di “Amarello“, ha aggiunto: “Litigare con lui? Impossibile, un colpo di fulmine dell’amicizia il primo giorno che ci siamo visti”. Tanti gli argomenti trattati, tra passato e presente: “Il mio più grande rimpianto è non aver studiato come avrei voluto” ha ricordato, “era una questione di frequenza, quando andavo a scuola rendevo bene”.
Grande la soddisfazione di Fiorello per questa intervista: “È un onore che il Tg1 si sposti e venga a casa, proprio qui sul mio divano – ha sottolineato il mitico Rosario – Io vivo in questo angoletto dove mi vedi. Lì solitamente c’è mia moglie. Oggi ci sei tu direttore. Sono alla soglia dei 40 anni di carriera, le interviste mi mettono un po’ di ansia perché delle volte mi sembra di non essere all’altezza della domanda o di essere banale o di dire sempre le stesse cose”.
E, a proposito di carriera, proprio alla fine ha ironizzato sul suo ritiro: “Sono arrivato a 63 anni, 64 a maggio, ma credo che ci stiamo avvicinando al momento in cui mi ritirerò. Non sono uno di quelli che fanno una carriera super lunga. Credo che queste siano le ultime battute di una carriera bellissima. Non posso lamentarmi di niente. Diciamo che tra… vabbè, non diciamo niente. Sappiamo come siamo fatti, non siamo persone di parola. Una volta dissi ‘a 50 anni smetto’ e sono già a 63. Quindi…“.
