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Ieri il Collegio di Garanzia del Coni ha emesso il provvedimento integrale relativo a Frosinone-Palermo dell'ultima stagione. Annullate le decisioni della corte sportiva di Appello, con rinvio del procedimento al medesimo organo in diversa composizione, affinché quest’ultima irroghi la sanzione corretta e coerente con le norme esistenti e nel rispetto del principio di valorizzazione del merito sportivo che si conquista sul campo.

In particolare, i principi di diritto ai quali la Corte dovrà uniformarsi sono:
– la gravità dei fatti accertati deve essere sanzionata ai sensi dell’art. 17 cgs FIGC, con la perdita della gara o con la penalizzazione di punti in classifica, specificando che quest'ultima sanzione, considerata l'importanza della partita in questione, deve essere ulteriormente aggravata rispetto a quanto stabilito dalla norma stessa;
– le immagini televisive sono sempre acquisibili dal giudice sportivo non essendo tassativa l’elencazione dei casi inserita nell’art. 35 cgs Figc;
– i termini stabiliti dall’ordinamento sportivo sono perentori e devono essere osservati anche dagli Organi della giustizia sportiva, con la conseguenza che i giudici federali hanno violato anche le norme sui termini per l'emissione dei provvedimenti.

In sostanza le condotte dei tesserati del club ciociaro hanno configurato una palese violazione dell’articolo 17 inficiando il regolare svolgimento del 16 giugno allo Stirpe e condizionando inevitabilmente l’esito della partita. E per soprammercato l'esito di un intero campionato. Tuttavia, per ragioni logistiche e temporali non è più possibile intervenire su situazioni ormai definite, ragion per cui l’eventuale inasprimento della pena (probabilmente sotto forma di punti di penalizzazione) a carico del Frosinone avrà effetto sulla stagione sportiva corrente.

E il Palermo, da par suo, fa sapere: "La Società sta valutando le opportune iniziative da assumere affinché i principi enunciati dal Collegio trovino immediata risposta per l'efficace ed effettiva tutela dei propri interessi".