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Fugge dall'ospedale psichiatrico e si fa ospitare da un'amica, ma dopo poche ore la uccide. La vicenda ha sconvolto la Gran Bretagna. La vittima si chiamava Ella Parker, era incinta di cinque mesi e aveva 29 anni: aveva deciso di accogliere l'uomo che l'ha colpita per 33 volte con un cacciavite, uccidendo lei e il bimbo che portava in grembo.

L'assassino, imputato per omicidio e detenuto in ospedale psichiatrico, rischia l'ergastolo, ma potrebbe anche cavarsela con una sentenza più mite, grazie alle attenuanti dell'infermità mentale.

Dal 2016 il giovane soffre di schizofrenia e disturbo da stress post-traumatico. Le prime cure non hanno dato l'effetto sperato e, all'inizio di dicembre dello scorso anno, sotto l'effetto di alcol e medicine, aveva minacciato la madre con un grosso coltello. La donna lo aveva cacciato di casa e aveva avvisato la polizia, che lo aveva affidato a un ospedale psichiatrico.

Il ragazzo però è fuggito e ha trovato ospitalità presso l'abitazione in cui Ella Parker viveva con il fratello. Approfittando dell'assenza del fratello, ha poi ucciso la donna: a rinvenire il corpo è stata un'amica che doveva darle una mano a decorare la cameretta del nascituro. Il giorno dopo, l'omicida si è costituito. «Le gravi falle nella sicurezza avevano consentito ad un individuo malato e pericoloso di fuggire, queste sono negligenze che non possono essere tollerate», ha dichiarato un pm durante il processo.